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domenica 25 dicembre 2011

Moure Giorgio Bocca !! letteratura in lutto .

E' morto oggi pomeriggio nella sua casa di Milano Giorgio Bocca. 
L'ex combattente di Giustizia e Libertà e fondatore di Repubblica si è spento nella sua casa milanese all'età di 91 anni.
Bocca è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. 
Al suo attivo, in una carriera più che cinquantennale, anche una vasta produzione saggistica che spazia dall'attualità politica e dall'analisi socioeconomica all'approfondimento storico e storiografico. 

Il cordoglio del capo dello Stato e di tutto il mondo della cultura e della politica.
"Il suo impegno civile rimarrà una delle più profonde caratteristiche dei nostri giornali" la dichiarazione di De Benedetti.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con commozione la triste notizia della scomparsa di Giorgio Bocca, ha inviato un messaggio alla famiglia .

Giorgio Bocca : una figura di spicco del movimento partigiano rimasto sempre coerente con quella sua 
fondamentale scelta di campo per la libertà e la democrazia.
Ha inoltre scandagliato nel tempo la realtà del nostro Paese e le sue trasformazioni sociali con straordinaria intransigenza e combattività.
Un altro grande uomo se ne andato e a noi non ci resta che dire " arrivederci Giorgio ".



venerdì 23 dicembre 2011

Milan - Juve . Una poltrona per due

Dopo sedici turni, una coppia di regine in testa alla classifica: Juventus e ,per la prima volta in questo campionato, Milan. 
Sei anni dopo , Juve e Milan si ritrovano a braccetto in testa ad un campionato che le ha viste grandi protagoniste fino ad ora  .
Il Milan  si riprende quella vetta che dopo un inizio non brillantissimo (5 punti nelle prime 5) sembrava ormai solo un bellissimo miraggio. 
La Juventus dal lato suo invece continua a dimostrarsi sempre più matura grazie alle basi consolidate dal nuovo progetto Conte .
A pagarne le spese è stata l'Udinese di Guidolin che rallentando nelle ultime due gare pre-natalizie perde la vetta di quel campionato che
l'aveva vista in testa fino a quel momento. 

La speranza per le ineguitrici, Udinese compresa , è ciononostante molta .
Questo è reso possibile dal fatto che tra le prime classificate e le restanti 5 inseguitrici ci siano soltanto pochi punti di distacco (si arriva ad un ad un massimo di 10) e sicuramente non staranno li ad aspettare che una tra Milan e Juve vinca .
Il segnale di resa è ancora lontano e questo campionato, forse uno dei più belli di sempre , vuole e deve regalare ancora sorprese .
Sorprese magari che saranno assicurati da possibili acquisti nella sessione di mercato invernale .
Come al solito tanti nomi in circolazione e poche certezze , ma certezze e fantasie che possono far sperare qualsiasi tifoso assicurandolo che nel 2012 che verrà ci sarà da divertirsi.



giovedì 22 dicembre 2011

Napoli insaziabile !! Genoa ammutolito.

Il pieno d'entusiasmo era necessario per cancellare la sconfitta contro la Roma che aveva generato polemiche a non finire per il ritardo in classifica. 
Il Napoli ha reagito in maniera rabbiosa: sei schiaffi in pieno volto al Genoa per chiudere il 2011 nel migliore dei modi e gettare le basi per la rimonta di gennaio.

Il sesto posto però sta stretto a questo Napoli, quindi bisogna accelerare.
Il diktat di Mazzarri è stato molto chiaro: ritrovare quello spirito e quella cattiveria che spesso sono stati smarriti nelle gare di serie A. 
Inoltre a Gennaio ci sarà anche un Vargas in più nel motore: il cileno verrà ufficializzato dopo le visite mediche e raggiungerà Castel Volturno a gennaio.
"Ormai è nostro", ha detto Bigon. Lo spogliatoio è pronto ad accoglierlo.
Gli azzurri hanno leggermente accorciato: due lunghezze recuperate sulla Lazio (quarta a 30 punti) e altrettante su Udinese (terza a 32) e Juventus (prima con il Milan a 34). 
Avviso alle concorrenti , dunque:  Il Napoli è vivo , nel 2012  ha prenotato l'ascensore in risalita e non ha intenzione di gettare altre occasioni alle ortiche. 

LA PARTITA

Sin dai primissimi minuti di gioco la partita appare nettamente indirizzata, il Genoa presentatosi al San Paolo con 5 difensori, 
si consegna passivo alle scorribande di un Napoli ancora infuriato dopo la batosta di Domenica sera contro la Roma. 
Bastano così solo 11 minuti al Matador Cavani per evidenziare l'errore di allineamento della difesa genoana e sbloccare il punteggio. 
Neanche il tempo di metabolizzare il primo colpo e il Genoa è costretto a capitolare per altre due volte, Hamsik ed ancora Cavani scrivono il loro nome nel tabellino e indirizzano in maniera in definitiva l'incontro. 
Il Genoa ha un moto d'orgoglio solo a cavallo della mezz'ora, quando Jorquera splendidamente liberato da un velo di Pratto, indirizza
all'angolino di De Sanctis una conclusione dal limite dell'area.  
Sotto di due reti i grifoni provano a mettere paura ai partenopei che però, con lo scorrere dei minuti, cancellano le incertezze della fase centrale e si concedono un secondo tempo di totale tranquillità con Pandev. Il macedone, dopo essersi divorato una rete clamorosa, firma il 4 a 1 allo scadere del primo tempo portando a compimento un contropiede orchestrato da Hamsik e chiudendo ormai definitivamente la gara.

Nella ripresa non succede granché, gli ospiti provano a limitare i danni e chiudere gli spazi, ormai ampiamente demoralizzati. 
Il Napoli gestisce invece il controllo della sfera e conferma il suo stato di grazia, mandando a segno due giocatori che raramente trovano la via della rete. 
Gargano e Zuniga disegnano infatti due gol capolavoro che sono l'emblema di una serata in cui tutto gira per il verso giusto. 
Sia l'uruguaiano che il colombiano trovano infatti delle conclusioni dalla lunga distanza che non lasciano scampo al sempre più incredulo Sebastien Frey. C'è spazio anche per un paio di occasioni divorate da Cavani e una sfilza di accademia che alla fine serve a rendere meno amara la sosta natalizia per l'ambiente partenopeo. Discorso diverso invece per il Genoa, praticamente mai sceso in campo in quel di Napoli. 
Il grifone crolla miseramente dopo un periodo di buona forma fisica e deve rivedere diverse cose in vista del mercato di gennaio. 
Per Malesani una serata da incubo, sperando che non sia l'ultima sulla panchina ligure. Di questi tempi, mantenere la "poltrona" è già un gran risultato.


martedì 20 dicembre 2011

Sempre Ibra !!! Ri-sorpasso Milan.

Il Milan chiude in maniera ideale un 2011 estremamente positivo.
A Cagliari, nell'anticipo del recupero della 1.a giornata, i rossoneri passano al Sant'Elia con il classico piglio da grande
ed effettuano il momentaneo sorpasso sulla Juve in vetta alla classifica.
I rossoneri colpiscono subito, fanno sfogare l'avversario e poi rifilano la zampata decisiva .
Il Cagliari gioca bene, copre ottimamente il campo, ma contrariamente al Milan non punge. Decidono l'autogol di Pisano,
che toglie a Nocerino la gioia del settimo gol stagionale e la rete di Zlatan Ibrahimovic

Il Milan dunque torna in vetta e ora la pressione è tutta sulle spalle della Juventus che dovrà vedersela in trasferta con un cliente bruttissimo: l'Udinese.
La squadra di Allegri dimostra di avere una concretezza in fase realizzativa a dir poco imbarazzante .
Pur non giocando una grandissima partita sono bastate la grande serata di Robinho,ma soprattutto la grande e immancabile spietatezza di Zlatan Ibraimovic ( 11° rete in campionato , 16° rete in stagione ), per regalare al Milan ed ai suoi tifosi il nono successo in 11 gare e un primato provissorio in classifica .
La Juve è avvisata . Guai a sottovalutare questo Milan .

LA PARTITA 

Subito emozioni da ambo le parti: il Cagliari sfiora il gol al 2' con Thiago Ribeiro, servito da Cossu, che conclude sul palo esterno, ben protetto da Abbiati.
Il Milan, invece, va in gol al primo tentativo: Robinho avanza sulla destra, Agazzi esce in modo avventuroso, palla in mezzo dove c'è pronto il solito Nocerino, ma l'ultimo tocco è di Pisano che infila la propria porta.
Il Cagliari non si scompone e si fa apprezzare con belle giocate in velocità. Al 14' gran bolide dalla distanza di Ekdal, ottima la risposta di Abbiati in angolo.
Al 18' ancora il portiere rossonero si oppone con una prodezza a un tito al volo di Larrivey, ma c'era anche fuorigioco.
Milan in difficoltà, anche per via del pressing dei sardi. Poche, però, le conclusioni a rete di Ibarbo e compagni.
Al 39' colpo di testa di Larrivey che esce di poco alla destra di Abbiati, il primo tempo si chiude 0-1.

Nella ripresa al 5' Aquilani entra in area, i difensori del Cagliari si fermano pensando al fuorigioco e Agazzi è bravo a respingergli la conclusione.
Dall'altra parte Mexes devia in angolo un bolide di Thiago Ribeiro.
Al 13' ottimo pallone di Ibrahimovic per Robinho che scarta pure il portiere ma da posizione defilata non vede la porta.
Al 16' il raddoppio con una gran giocata di Ibrahimovic che entra in area, supera Canini sullo scatto e in diagonale batte Agazzi.
Lo svedese diventa capocannoniere del campionato con 11 gol (nel giorno della duecentesima partita in A).
Poco possono l'orgoglio, la volontà: le energie dei rossoblu erano già in calo e lo 0-2 le ha prosciugate.
Qualche cross pericoloso, qualche palla buona in mischia: ma la sensazione giunta è stata quella di una grande, complessiva impotenza sottoporta.
Al 35' scambio in velocità in contropiede tra Ibra e Pato e buona uscita del portiere dei sardi sul brasiliano.
Il Secondo tempo nonha più nulla da raccontare finisce 0-2 per Il Milan che festeggia l'ennesimo risultato positivo .
Ora si aspetta un passo falso della Juve .



lunedì 19 dicembre 2011

Colpo grosso al San Paolo. Napoli sconfitto .

I giallorossi espugnano il San Paolo, vittoria per 3-1, e tornano a raccogliere un successo che mancava da quasi un mese.
Una partita giocata da parte dei giallorossi con personalità e con carattere, su un campo dove non è facile per nessuno imporre il proprio gioco.
Non possono che recriminare gli azzurri, colpiti a freddo dall'iniziale errore di De Sanctis e poi mai capaci di raddrizzare la partita per via della tanta,
troppa, imprecisione e forse di qualche errore arbitrale di troppo.

Un successo, quello sul Napoli,che catapulta i giallorossi al sesto posto in classifica proprio a pari punti con gli azzurri.
La vittoria che per  Luis Enrique, che da inizio stagione, nonostante i risultati non gli abbiano sin qui dato troppa ragione,
difende le sue idee andando contro tutto e contro tutti profuma di svolta .
Dall' altra parte invece una sconfitta che, tradotta, rappresenta una spia rossa in casa Napoli.
La squadra di Mazzarri infatti ha conquistato una sola vittoria nelle ultime sette partite;
la vetta è lontana dodici punti e il terzo posto dieci. E la Champions League, questa volta, non c'entra.

TEGOLA PER IL NAPOLI

Il Napoli perde Ezequiel Lavezzi per la gara con il Genoa in programma mercoledì al San Paolo.
Per l’attaccante argentino si teme uno stiramento al retto femorale della coscia destra.
Lavezzi al’10 del secondo tempo ha provato a agganciare in mezza spaccata un’invitante pallone a centro area.
Subito dopo si è toccato la coscia e con un’evidente smorfia di dolore è stato costretto a chiamare il cambio.
Oggi per il Pocho ci saranno gli esami diagnostici e se l’ipotesi di stiramento dovesse essere confermata
rischia almeno 20 giorni di stop.
Lavezzi per il quarto anno consecutivo salta la gara pre-natalizia. E’ successo due volte per squalifica, e due per infortunio.
Nei casi precedenti il giocatore aveva chiesto e ottenuto di rientrare anticipatamente in Argentina per trascorrere le vacanze di Natale.

LA PARTITA

Nel primo tempo ci si diverte parecchio. Luis Enrique cambia per l'ennesima volta formazione e riporta De Rossi a centrocampo, dove ci sono anche Greco e Simplicio. In attacco, Totti si piazza alle spalle di Osvaldo e del giovane Lamela. E' proprio l'argentino a spaccare la partita dopo soli tre minuti: l'ex River ruba palla a Campagnaro, salta Cannavaro e crossa al centro; De Sanctis, complice una leggera deviazione di Aronica, è poco reattivo e spedisce la palla dentro la sua porta. Per il San Paolo è un pugno nello stomaco, per gli uomini di Mazzarri è la sveglia suonata con un pizzico di ritardo.

I partenopei cominciano a giocare come sanno, cioè sfruttando un po' le fasce e un po' gli inserimenti di Hamsik e Lavezzi. La Roma soffre sia a a destra che a sinistra, visto che Rosi e Taddei hanno decisamente un altro passo rispetto a Zuniga e Maggio. Uno spunto del colombiano, al 24', è l'origine del clamoroso errore di Hamsik, che con la porta completamente vuota, da due metri, riesce nell'impresa di spedire il pallone alto sopra la traversa. Il Napoli preme a caccia del pareggio, sfiorato ancora una volta al 33' quando Lavezzi colpisce il palo da pochi passi. La Roma, a un passo dalla capitolazione, prova a chiudere i conti poco dopo in contropiede, ma prima un sinistro di Osvaldo (38') e poi un palo di Lamela (41') rimandano tutto al secondo tempo.

Gli uomini di Mazzarri rientrano in campo con meno convinzione, quasi scarichi.Il Napoli in avvio protesta per un gol annullato a Cavani (fallo di Maggio per il direttore di gara) . Alla Roma non sembra vero e dopo nemmeno un quarto d'ora raddoppia con Osvaldo, bravo a impattare con il destro un preciso assist di Totti. La partita, nonostante l'1-2 di Hamsik all'82' che riapre provvisoriamente i giochi, finisce esattamente in questo istante: non tanto per il risultato, ancora rimediabile; lo scontro del San Paolo termina qui perché, tre minuti prima, il Napoli perde Lavezzi per un infortunio muscolare. Con l'argentino, vera e propria dinamo della squadra, se ne vanno anche le speranze degli azzurri, che al 90' subiscono il 3-1 di Simplicio in contropiede (tiro deviato da Cannavaro).
Nel finale Cannavaro salva sulla linea su un tiro di Osvaldo. E’ finita. La Roma batte il Napoli 3-1, e raggiunge gli azzurri in classifica a 21 punti.



domenica 18 dicembre 2011

Lezione di calcio. Messi sbriciola Neymar

Semplicemente più forti, semplicemente i migliori del mondo.
Il Barcellona scala il tetto del mondo per la seconda volta nella storia dopo il trionfo sofferto del 2009 battendo nettamente i campioni sud americani del Santos, piegati con un eloquente 4-0.
Un Messi imperiale che apre e chiude con due perle il match  e che ancora una volta sancisce la sua superiorità assoluta a livello individuale prendendosi anche la soddisfazione di stravincere il duello a distanza con Neymar.
Ennesimo trionfo blaugrana, ennesimo capolavoro di Guardiola.


Guardiola centra il secondo titolo mondiale in tre anni e completa un altro anno perfetto, da urlo. Il Barcellona si conferma ancora una volta come la squadra più forte al mondo, probabilmente la migliore di tutta la storia del calcio.
Una dimostrazione di classe, tecnica e qualità che ha cancellato dal campo gli avversari senza concedere loro alcuna possibilità.
 Una finale che certifica ancora una volta la supremazia anche di Messi e Xavi (difficile dimenticare Iniesta) che senza toglier nulla al  portento Ronaldo si andranno a giocare con ogni probabilità il prossimo Pallone d’Oro.


LA PARTITA 


Fin dai primi minuti la squadra spagnola impone il suo gioco al Santos. Al 17′ i blaugrana passano in vantaggio grazie a uno splendido gol di Messi che duetta stretto con Xavi e conclude con un pallonetto perfetto che non lascia scampo a Rafael. Al 24′ Xavi sigla il raddoppio grazie a un assist perfetto di Dani Alves. Gli uomini di Guardiola tengono perfettamente il campo con fraseggi stretti, il Santos tenta qualche sortita in contropiede senza fortuna con Borges. Al 44′ c’è il terzo gol: colpo di testa di Thiago ,corta respinta di Rafael in agguato c'è Fabregas che da pochi passi infila nell'angolo .


Nella ripresa la musica non cambia. Al 53′ Messi va vicino al 4 gol, ma sotto porta cerca un preziosismo per battere Rafael e l’occassione sfuma. Il Santos è più vivace, tenta il tutto per tutto. Al 55′ i brasiliani hanno un’occasione con Borges, ma l’attaccante per cercare spazio si defila troppo. 
Al 57' Neymar si divora un gol che pareva già fatto: a tu per tu col portiere dei blaugrana non riesce a trovare lo spiraglio giusto. 
Possesso palla prolungato per il Barcellona, assoluto padrone del campo. 
Gli spagnoli continuano a fare la partita, Santos annichilito. All’80′ Dani Alves colpisce un palo, in una partita ormai che non ha più niente da dire, ma è uno spettacolo vedere giocare Messi e company.
All’82′ Messi firma la sua personale doppietta: l’argentino servito in area da Dani Alves, salta elegantemente Rafael e deposita la palla nella porta sguarnita.











sabato 17 dicembre 2011

Il Milan non sbaglia . Siena battuto 2-0

Il Milan per una notte è in testa alla classifica, in attesa dei risultati di domani di Juve, Lazio e Udinese. Partita bruttina a San Siro, con il Milan non in grande serata e Siena attento soprattutto a non prenderle. Per il primo tempo la strategia dei toscani funziona ma in avvio di ripresa Nocerino trova una deviazione su tiro da fuori area e il sogno del Siena si spegne subito.

Ad arrotondare la vittoria dei rossoneri  arriva pochi minuti dopo un generosissimo rigore per un fallo inesistente su Boateng: Ibra fa 2-0 dal dischetto e il match da lì in avanti non ha quasi più nulla da dire.
Dopo quello concesso da Rocchi a Bologna ai rossoneri, questo è il secondo rigore dubbio che avvantaggia il Milan in una sola settimana.

Il massimo risultato col minimo sforzo. E' questa la caratteristica del Milan di Allegri che esce da  San Siro con tre punti pesanti e sudati con il  minimo sforzo.
Un Milan che ancora una volta si prende la vetta della classifica per una  notte sapendo di avere ancora tanta strada da fare e continuità da mostrare , ma con la certezza di un importante asso nella manica : Antonio Nocerino.

LA PARTITA

Le prime battute sono subito del Milan che schiaccia il Siena con aggressività nella propria metà campo. La prima conclusione, alta, è di Nocerino al 4'.
Dopo l'arrembaggio iniziale il MIlan continua a costruire riuscenddo ad arrivare bene fino al limite dell'area ma il Siena si difende con ordine e riesce per ora a chiudere bene tutti gli spazi.
Al 14' sono i toscani a rendersi pericolosi con Reginaldo che si accentra dalla sinistra e fa partire un tiro dal limite che esce di poco alla destra di Amelia.
Al 20' arriva la prima grossa occasione per i rossoneri con Boateng, servito dentro l'area da Robinho, che colpisce di sinistro ma si fa respingere da pochi passi.
Nella  fase centrale del primo tempo il ritmo cala un po' e la manovra milanista stenta.
Una prima fase piuttosto soporifera si chiude senza più emozioni.

Il secondo tempo si avvia con il Siena ancora più chiuso, il Milan ancora più macchinoso.
L'episodio arriva al 55' e porta in vantaggio il Milan: angolo di Seedorf, palla appoggiata fuori area peer Nocerino e il suo tiro rasoterra inganna Brkic con la deviazione di un difensore senese.
Al 62' contropiede del Milan: Robinho serve Boateng che si allunga il pallone e poi si getta, simulando un fallo che non c'è, quando Brkic gli esce incontro.
L'arbitro assegna calcio di rigore e ammonisce l'incolpevvole Brkic. Dal dischetto Ibrahimovic fa 2-0.
Al 78' ancora una buona occasione per Bolzoni, questa volta di testa, ma Amelia riesce a respingere.
Fino alla fine non succede quasi più nulla, con i rossoneri a palleggiare e il Siena troppo depresso per reagire.



venerdì 16 dicembre 2011

Suolo inglese per Milan e Napoli. Il Marsiglia per l'Inter .

Il Napoli sfiderà il Chelsea, il Milan se la vedrà con l'Arsenal mentre l'Inter giocherà con il Marsiglia.
Lione-Apoel, Basilea-Bayern Monaco, Bayer Leverkusen-Barcellona, Cska Mosca-Real Madrid, Zenit-Benfica, gli altri accoppiamenti degli ottavi di finale.
È questo l'esito del sorteggio di Champions League effettuato quest'oggi alle 12  a Nyon.

Sorteggio tutto sommato non male per le italiane.
Evitate dunque, per Milan e Napoli (qualificatesi come seconde nei rispettivi gironi), le temibili Real Madrid e Barcellona.
Due squadre, Chelsea e Arsenal , certamente impegnative ma sicuramente alla portate delle nostre italiane.

C'è voglia di rivincita per il Milan dopo l'eliminazione proprio da parte dell' Arsenal qualche anno fa in Champions.
Voglia invece di stupire in una sfida definita dallo stesso Bigon "eccezzionale" per il Napoli di Mazzarri .
Poteva inoltre andare meglio all'Inter, abbinata al Marsiglia, ottava in Ligue 1 ma in crescita dopo un avvio di stagione difficile.

IL QUADRO DEGLI OTTAVI

LIONE-APOEL (and. 14 febbraio - rit. 7 marzo)

NAPOLI-CHELSEA (and. 21 febbraio - rit. 14 marzo)

MILAN-ARSENAL (and. 15 febbraio - rit. 6 marzo)

BASILEA-BAYERN M. (and. 22 febbraio - rit. 13 marzo)

LEVERKUSEN-BARCELLONA (and. 14 febbraio - rit. 7 marzo)

CSKA MOSCA-REAL MADRID (and. 21 febbraio - rit. 14 marzo)

ZENIT- BENFICA (and. 15 febbraio - rit. 6 marzo)

MARSIGLIA-INTER (and. 22 febbraio - rit. 13 marzo)



mercoledì 14 dicembre 2011

Espugnata Marassi. L' Inter si rilancia in classifica

Dopo il rinvio per la tragica alluvione di Genova, nel recupero dell'11.a giornata l'Inter espugna Marassi .
La squadra di Ranieri,dopo la vittoria per 2-0 contro la Fiorentina, vince di misura anche contro il Genoa
grazie ad un gol di testa di Nagatomo al 22' della ripresa.
I nerazzurri,grazie a questo successo, scavalcano proprio i rossoblù, salendo a quota 20 punti in classifica,
insieme al Palermo, e ad un solo punto dal Napoli di Mazzarri.

LA PARTITA

Primo tempo deludente a Marassi.
Il Genoa si chiude dietro e pensa essenzialmente a coprirsi: Ze' Eduardo là davanti non riceve un pallone buono.
E' l'Inter a fare la partita ma il ritmo di gioco non decolla: troppo lento il gioco della squadra di Ranieri per sorprendere gli avversari. Inesistente la spinta sulle fasce e i lanci lunghi per Pazzini e Milito si perdono nel nulla.
I nerazzurri comunque hanno una doppia occasionissima al 34', quando Frey compie un miracolo su colpo di testa di Samuel da calcio d'angolo e sugli sviluppi dell'azione Milito si mangia un gol clamoroso calciando addosso al portiere rossoblu.
Da segnalare anche un espisodio da moviola al 37', quando Milito lanciato a rete viene fermato al limite dell'area di Granqvist.
L'arbitro Banti lascia correre.

A inizio ripresa Ranieri manda in campo Alvarez per Faraoni. Malesani risponde subito dopo con Pratto per uno sconsolato Ze' Eduardo.
Genoa meno timido, che al 10' va anche in gol di testa con Granqvist ma il direttore di gara annulla per fuorigioco.
Il tecnico rossoblu inserisce anche Jankovic per Constant. La partita vive l'ennesima fase di installo quando al 22' Alvarez fa partire un cross dalla destra che Nagatomo, sbucato da dietro, mette dentro di testa superando Mesto e Frey.
Due minuti dopo altra occasione per l'Inter ma questa volta il portiere rossoblu non si fa sorprendere dal tiro di Pazzini.
Lo svantaggio mette all'angolo il Genoa, che non riesce a reagire.

Nel finale il Grifone si sveglia e fa venire i brividi ai nerazzurri: Nagatomo salva su Rossi e Julio Cesar è strepitoso
su Veloso e alza sulla traversa. Prima del triplice fischio c'è tempo per un tiro di Pazzini, parato da Frey.
Il secondo gol consecutivo di Nagatomo regala all'Inter, che ha ritrovato anche Forlan, il secondo successo di fila che vale un importante salto in classifica. I rossoblu si svegliano tardi.

L'EPISODIO

Da segnalare l'interruzione per 4' per consentire ai medici di soccorrere Alberto Marchiori, giocatore della panchina del Genoa che si è sentito male mentre era seduto a bordo campo. Il 18enne capitano della Primavera rossoblù, è svenuto al 36' del secondo tempo e l'arbitro Banti ha subito sospeso la gara, ripresa dopo 4' quando il giovane è stato portato via in barella.
Secondo quanto si apprende, comunque, non dovrebbe essere stato nulla di grave, ma solo un calo di pressione.





martedì 13 dicembre 2011

Lotta contro le Metastasi. Trovata la proteina .

Le metastasi sono spesso la causa principale dell'insorgenza di complicazioni o di morte per cancro.
Da anni vengono studiate, ma solo i ricercatori  dell' Istituto svizzero per la ricerca sperimentale sul cancro (Isrec) hanno il merito di averle osservate molto da vicino, isolando il tumore primario da cui hanno origine.

Da questi studi si è potuto dedurre che vi è una proteina che è indispensabile per la diffusione di un tumore nel corpo: la periostina.
La periostina esiste naturalmente come parte della matrice extracellulare.
Negli adulti, è attiva solo in organi specifici, come nelle ghiandole mammarie, nelle ossa, nella pelle e nell'intestino.

Grazie ad esperimenti su topini da laboratorio(che non hannola periostina) siè riusciti a capire che solo in presenza di questa proteina è possibile per le cellule staminali del cancro sviluppare le metastasi che in altro modo rimarrebbero "dormienti".
Il lavoro non è stato facile ma alla fine gli stessi studiosi sono poi riusciti a creare un anticorpo per topolini che "spegne" la proteina rendendo impossibile per il cancro diffondersi in altri luoghi.

lunedì 12 dicembre 2011

Rocchi. Stavolta non hai più alibi !

Qualche mese fa, Rocchi diresse Inter-Napoli l’ 1/10/2011, una partita che i tifosi interisti non avranno di sicuro dimenticato.
Si ricordano bene i clamorosi errori dell’arbitro fiorentino: l'espulsione di Obi, insieme ad un inesiste rigore assegnato al Napoli.
Lampanti nefandezze che  mandarono su tutte le furie il popolo interista, che criticò pesantemente l’operato disastroso di Rocchi.
L’arbitro fu sospeso per 2 turni e venne accolta la richiesta del presidente Moratti, ossia quella di non rivederlo più arbitrare l’Inter in questo campionato.

Dopo questo episodio la "galleria degli orrori" del fischietto fiorentino si allunga ancora.
L’ultimo scempio è avvenuto questa Domenica in Bologna-Milan: la partita, terminata 2-2, è stata pesantemente falsata dal fischietto fiorentino.
In ordine di tempo ha negato due chiari rigori al Bologna (uno su un fallo di mano plateale di Seedorf sul risultato  di 1-1 e l’altro per una spinta su Ramirez).  
Come se nonn bastasse ha assegnato al Milan un rigore dubbio, per fallo di Raggi su Ibrahimovic (che ha portato i rossoneri sull’1-2) e per concludere ha invece negato,
un rigore proprio al Milan perché (clamoroso “mani” di Morleo su cross di Ibrahimovic). Che dire… Rocchi questa volta ha scontentato entrambe le parti.

La cosa certa è che non si può continuare così: la recidività dell’arbitro dovrebbe inoltre far pensare Braschi, referente della Commissione Arbitri di Serie A, di sospendere Rocchi per un lungo periodo.
Sarebbe un provvedimento assolutamente consono e dovrebbe essere applicato immediatamente.
Rocchi deve assolutamente stare fermo per minimo 5 partite… E il bello è che è pure internazionale!
Dove andremo a finire? La moviaola in campo a questo punto deve essere applicata ?

domenica 11 dicembre 2011

Illusione Real. Il Barca impone la sua legge !

Se la partita del Bernabeu doveva decretare chi tra le due corazzate fosse la squadra più forte, la risposta è sempre e solo la stessa: il Barcellona.
Gli uomini di Guardiola non esprimono la loro migliore prestazione ma riescono a vincere con una facilità fuori dal comune.
L'avvio di marca madridista avrebbe ammazzato qualsiasi squadra, ma non il Barça di Guardiola.
Per il Real Madrid la partita inizia nel migliore dei modi e finisce come peggio non potrebbe. Il Bernabeu prima esplode di gioia  e poi resta a guardare attonito lo show del Barça.
I catalani, fanno vedere ancora una volta a tutto il mondo il solito show.

LA PARTITA

Il Real Madrid non ha sfruttato il momento di bambola dei blaugrana e alla fine ha pagato un conto salatissimo.
Uomini di Mou spreconi con un insolito Cristiano Ronaldo in versione negativa( CR7 si divora il 2-0 nel peggior momento dei catalani ).
Ospiti che sanno soffrire e mostrando la calma e la virtu dei forti (nonsostante lo svantaggio iniziale siglato da Benzema dopo pochi secondi).
La determinazione e la sicurezza di avere quasi sempre in mano il pallino del gioco sono state l'arma in più di Messi e compagni .
Determinazione che viene premiata circa alla mezzora di gioco quando la Pulce prende palla a centrocampo, va via di slalom e serve un'ottima palla a Sanchez,
che con una diagonale infila un incolpevole Casillas.
Risultato sostanzialmente giusto alla fine dei 45 minuti.

Nella ripresa entra in campo il solito Real caricato a molla dallo Special One negli spogliatoi.
Nessuno al Bernabeu, ancora rumoroso, si aspetta la doccia gelata che da lì a poco si paleserà nella realtà.
Fato che si materializza nella capitale spagnola al minuto 53 quando il tiro al volo di Xavi trova la deviazione di Marcelo. Palla beffarda che carambola in rete lentamente.
Il 2-2 è lì alla portata dei Blancos, ma CR7 è in serata no. L'asso portoghese si trasforma in due di picche e, solo davanti a Valdes, manda a lato il cross di Xabi Alonso.
Sul ribaltamento di fronte Dani Alves imita il collega madrista con un invito perfetto per Fabregas, che sempre di testa, non fallisce e fa calare il sipario sul Clasico .

Vittoria importantissima per il Barcellona che riapre il campionato spagnolo. I catalani, pur sempre con una partita in più, agganciano i rivali storici a quota 37.
Il Real deve riflettere molto e si deve inchinare agli uomini di Guardiola che in 90 minuti hanno dimostrato tutte le loro qualità.
Squadra che sa soffrire, pazientare e dare spettacolo.
Il Barça può volare carico a Tokyo per conquistare il mondo. Mondo che è già ai piedi dei catalani.




giovedì 8 dicembre 2011

Siluro azzurro !! il sottomarino spagnolo affonda. Manchester cancellata.

Impresa incredibile degli azzurri di Mazzari al Madrigal .
Il Napoli  batte gli spagnoli del Villareal  2 a 0 ed accede agli ottavi di Champions, entrando di diritto nella storia .
Un traguardo, quello azzurro,  che non veniva raggiunto dai tempi di Diego  Maradona, stagione 1990-91 .
Il  Napoli  in quell' occasione fu poi eliminato dallo Spartak  Mosca .

I partenopei grazie a questo successo confermano il secondo posto in classifica ne girone della morte.
A farne le spese è il City di Roberto Mancini , "condannato" alla meno prestigiosa Europa League.
Un traguardo sicuramente inaspettato che mette a tacere gli scettici e tutti coloro che consideravano
questa competizione come non adatta al Napoli.

Ora bisognerà attendere un favorevole sorteggio , non solo per gli uomini di Mazzarri ma anche
per le due milanesi(gia qualificate la settimana scorsa alla fase eliminatoria).
Possibilmente da evitare le due big Spagnole, Barcellona e Real, le restanti squadre ,
considerando anche big come Chelsea Bayern e Arsenal sono "appetibili" dalle nostre.

LA PARTITA

Quella di ieri , è stata certamente una serata conclusasi nel migliore dei modi per il Napoli.
Una partita iniziata però peggio del previsto perchè ci si rende subito conto che c'è da soffrire.
Il Villareal scende in campo  determinato, spensierato sapendo che ormai non c'è più nulla da perdere.
Gioca bene nonostante le pasanti assenze tra cui quella di Giuseppe Rossi .

Si combatte su ogni pallone , con un'intensità da far paura .
Il Napoli concede poco ma non riesce ad imporre il proprio ritmo agli spagnoli che si chiudono e
ripartono bene in contropiede dando non pochi problemi ai difensori avversari .
Zuniga ha la palla per sbloccare (ma il suo tiro è centrale), da un lato , Ruben colpisce il palo
esterno dall'altro .
Molti errori in fase di impostazione caratterizzano tutto il primo tempo del Napoli , condizionato
dai pessimi risultati che arrivano da Monaco ( Il city sta vincendo e scavalcherebbe il Napoli).
Primo tempo che poi finirà per concludersi sullo 0 a 0.


Nel Secondo tempo la tensionesale ma il Napoli è sempre lo stesso sembra perso e non riesce a trovare
la via per sbloccare questo risultato.
Mazzarri sempre più nervoso in panchina perde il lume della ragione e con un gesto scellerato e anti-sportivo (spinta a Nilmar) viene espulso.
Ma questo è il momento clou , il Napoli capisce che deve osare .
Poco dopo il Napoli trova il gol del vantaggio con un sinistro velenoso da fuori area di Inler : Il madrigal è una bolgia azzurra .
Passano solo pochi istanti è Lavezzi ha la palla del raddoppio ma Diego Lopez vola e lo impedisce .
Raddoppio solo rimandato.
75° minuto : calcio d'angolo per il Napoli , cross di Lavezzi , difensori a vuoto arriva Hamsick e fa 2-0 .
Al madrigal si sente ormai solo "Oje vita, Oje vita mia ".
Il sigillo sulla vittoria lo mette De Sanctis  nelle vesti di superman , con una parata da oscar.
Brutto finale con mini rissa ma non c'è tempo per litigare , per il Napoli c'è tempo solo per festeggiare .
Il city è nouvamente scavalcato nonostante il prestigioso successo di Monaco siglato da Silva e Tourè.
Credeteci o no, ma il Napoli è  nella storia !!!!


" IL NAPOLI E' NELLA STORIA "

mercoledì 7 dicembre 2011

Barcellona che spettacolo . Anche i baby fanno i marziani.

IL Barcellona che vince 4 a 0 certo non è una novità, ma giocare con la primavera in campo e vincere di goleada non è da tutti.
Una cose di queste che riesce giusto a squadre come il Barcellona.
Contro i russi del Bate che dovrebbero lottare per sperare nell’Europa League, il Barca si diverte dal primo al novantesimo, annichilendo gli avversari.
Domina sul piano del gioco e diverte un pubblico accorso ad applaudire i ragazzi che fanno da preludio al grande spettacolo della supersfida al Real,sabato.

LA PARTITA

Guardiola regala esperimenti a tutto spiano, schierando un 4-3-3 nel quale 5/11 vengono convocati dalla cantera,
gli altri (Pedrito escluso) non sono mai titolari fissi dell’11 blaugrana.
Gli ospiti provano un 4-4-2 titolare per sperare nel miracolo che, stando alle notizie provenienti da Praga,
potrebbe anche favorirli, se non fosse per la straordinaria vena dei blaugrana che, in rodaggio per mezzora,
demoliscono il match dal 35′ in poi, quando il giovane Roberto, assistito da Pedro, spara di destro dal limite portando in vantaggio i suoi.

Il primo tempo si chiude col vantaggio minimo ma lascia intravedere una ripresa da fuochi d’artificio.
Illuminata dopo 10 minuti dal dal gol del 2-0 arriva al 60′ quando Montoya chiude in attacco una diagonale splendida
disegnata da Roberto che consente al terzino catalano di andare facilmente in gol a tu per tu con Gutor.
Nemmeno il tempo per annotare che, dopo 120″, arriva anche la terza rete: è una perla quella di Pedro che, su assist di Cuenca, tocca di tacco a pochi metri dalla porta segnando il gol più bello della serata.
nel finale diviene un rotondo 0-4 quando Pedro trasforma un penalty per fallo ai suoi danni segnando la sua personale doppietta.


IL FUTURO SONO LORO

Le secondissime linee (età media 21,4), quelle verdi e pimpanti di una cantera di indubbio valore che,
giocando con il piglio e l’esuberanza tipica dei giovani, stravince un confronto dominato dall’inizio alla fine
che ribadisce non solo l'immensa forza della squadra catalana ma anche l’estremo, splendido, lavoro che la società compie su un parco giovani dal quale verranno, sicuramente, i marziani del calcio di domani.







domenica 4 dicembre 2011

Marchisio goleador. La juve torna padrona

Allo " Juventus Stadium" la squadra di Conte riesce ad imporsi su di un ottimo Cesena per 2-0.
Uno splendido gol di Marchisio al 27' della ripresa e un rigore inesistente di Vidal al 38' garantiscono i  tre punti che riportano in vetta la Juve.
Un brillante Milan e una sorprendende Udinese sono costrette a tornare all' inseguimento della squadra di Conte che dimostra sempre più maturità.



Fino al 72' della ripresa, però, il fantasma minaccioso di Milan e Udinese aleggia sulle teste juventine , incapaci di bucare il Cesena.
Percussioni centrali e folate sulle fasce è la tattica  che i bianconeri di casa presenta agli ospiti. Che vacillano, ma non crollano mai.
Il fatto è che la squadra di Conte è veloce, aggressiva, ha un possesso palla mostruoso ma quando si tratta di concludere manca qualcosa.
I romagnoli dal canto loro si coprono perfettamente, con una linea difensiva che spesso arriva a schierare sei uomini.

Nella ripresa si ripete l'assedio della prima frazione con i primi assalti che continuano ad andare a vuoto.
Nonostante i cambi ( Qualgliarella e Del Piero per Matri e Vucinic ) il risultato non cambia : la porta sembra stregata
Serve il solito Marchisio a prendere per mano la squadra e a raddrizzare la situazione con una prodezza delle sue, ed è 1-0 Juve .
Poco più Tardi match messo in giacchio dai bianconeri grazie ad un rigore fantasma ed espulsione di Antonioli realizzato poi da Vidal .
Vittoria, che risulata essere ancora piu importante  data  la mancanza di Pirlo( ben assorbita ) e la notizia di una Roma (prossimo avversario dei bianconeri) distrutta.

Un messaggio chiaro della Juventus alle pretendenti .
Quest' anno la Juve sembra piu volgiosa che mai ( favorita anche dall'assenza di competizioni europee) di volersi impadronire del campionato.
Bella , matura , e forte la squadra di conte nonn dimostra mai paura anzi ha imparato a incuterla .




sabato 3 dicembre 2011

Diavolo corsaro . Rossoneri primi per una notte .

Un rigore di Ibra e un altro guizzo di Nocerino.
Così, almeno per una notte, il Milan torna dove non stava da maggio, dal giorno del 18˚ scudetto.
Capolista solitario, con una partita in più della Juve, ma in capo a una rimonta mica da definire una qualsiasi.
Giusto due mesi fa, era il 2 ottobre, Allegri perdeva male in casa di Conte e scivolava a -6 dalla vetta. Il 2-0 esterno sul Genoa ha completato il rimontone.

Da allora ha vinto 7 partite su 8, segnando 24 gol, e pareggiando solo a Firenze, dove avrebbe strameritato il successo.
Contro i grifoni  rossoblù, ieri ha faticato fino al rigore, con tanto di «rosso» a Kaladze. Non ha avuto Pato, appena rientrato e di nuovo ko per la febbre;
Ha giocato molto e concretizzato poco. Troppo superiore, comunque. Alla fine è riuscito a vincere per la prima volta in trasferta con più di un gol di scarto.


Palleggio come sempre insistito, quello milanista. Predominio assoluto, ma con rari sbocchi tra le fitte maglie rossoblù.
Ibrahimovic mai pericoloso sotto porta anche perché presente più altrove, Robinho fumoso. Fino all’azione decisiva.
Binho, un assist delizioso per lo svedese in area; Ibra, un movimento dei suoi per liberarsi del già ammonito Kaladze, che lo ha atterrato.
Rigore trasformato con violenza e precisione per il 102˚ gol in A del vincitore seriale di scudetti.
Robinho, poi, è tornato quel che è: famelico divoratore di reti facili, ne ha mangiata una a mezzo metro dalla linea, alzando un passaggio al bacio di Aquilani. ha poi sfruttato il  «Voglio essere primo a Natale», aveva detto Allegri. Lo è già adesso, aspettando Juve e Udinese.


CALCIO MALATO

Se in campo non è successo granché da ricordare, quel che è capitato fuori è tutto da dimenticare.
Nella scia delle brutture che si porta dietro uno degli incroci più a rischio del nostro calcio malato.
Genoa-Milan costò nel 1995 la vita a Vincenzo Spagnolo, 25enne tifoso rossoblù, e soltanto da due stagioni ha riaperto le porte di Marassi al seguito rossonero.
Di nuovo incidenti, ieri sera, nel piazzale di fronte allo stadio. Prima tra le fazioni opposte. Poi tra genoani e forze dell’ordine. Che, a partita in corso da 14’, hanno esploso lacrimogeni per tenere sotto controllo una situazione che rischiava di degenerare, con un agente di polizia ferito alla fronte in modo non grave.
Il gas ha invaso il campo, provocando il fuggi fuggi tra gli spettatori della tribuna, prima che al 15’ Celi decidesse di sospendere il match.
Tutti col fazzoletto davanti a occhi e bocca, compresi Galliani e Braida, tra i più pronti ad allontanarsi. Blocco di 9’ e poi, svanito il fastidioso effetto e ristabilita la calma all’esterno, s’è ripreso a giocare.


Goleada Napoli. Villareal avvisato !

Torna a vincere dopo più di un mese il Napoli in campionato (l'ultimo successo il 26 ottobre con l'Udinese).
Lo fa travolgendo 4-1 il Lecce al San Paolo grazie alla doppietta di Cavani e alle reti di Lavezzi e Dzemaili.
Un successo che porta gli azzurri al quinto posto in classifica e consente a Mazzarri di presentarsi nel migliore dei modi all'appuntamento decisivo
di Champions di mercoledì in Spagna con il Villarreal.


LA PARTITA

In avvio  il Lecce, con l'acqua alla gola per una classifica spettrale, mostra di saper giocare un buon calcio.
Palla a terra, rapidi fraseggi della coppia d'attacco, brava a scambiare e creare spazio per gli incursori.
Il Napoli, fuori fase , deve affidarsi al genio di Lavezzi, che al minuto 26' trova il vantaggio dopo aver ubriacato Cuadrado e Oddo sulla sinistra.
Gli azzurri cambiano marcia, mordono, non andando mai troppo per il sottile. Il Lecce si squaglia pian piano sotto i colpi  di Dzemaili e Pandev .
Il macedone parte da dietro e manda in porta Cavani per il raddoppio. Lo svizzero,  si sgancia spesso e trova la bordata che chiude il match con netto anticipo.
Anche dietro il Napoli dimostra una buona compattezza, assente ad esempio nello stucchevole pari con la Juve.


Nella ripresa cambio di musica : Muriel e Pasquato si dannano.
Il colombiano trova un raro pertugio e sorvola De Sanctis , i partenopei vanno un po' in affanno, anche a causa della densità creata dai leccesi.
Mazzarri restituisce il colpo e manda in campo Gargano e Hamsik, bravo a far nascere l'azione del poker che Cavani chiude con un comodo appoggio da due passi.



ASPETTANDO IL VILLAREAL 

Con la dovuta saggezza, concedendo poche sbavature e mostrandosi  oltre che irruento  bello e maturo.
Una squadra tosta e spigolosa,  più sicura che mai dei propri mezzi anche senza qualificazioni in palio.
Più che un avviso al Villarreal.
Il city con questo Napoli insomma sembra desinato a doversi accontentare dell' Europa League .