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giovedì 29 novembre 2012

Pallone d'Oro : Rivelati i tre finalisti

C'era da aspettarselo. Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e Andres Iniesta. Sono questi i tre giocatori che si contenderanno il Pallone d'Oro 2012. Lo ha annunciato oggi la Fifa a San Paolo.
Nulla da fare, dunque, per Andrea Pirlo, inserito insieme a Buffon e Balotelli nella lista dei 23 candidati, oggi ridotta a soli tre nomi. Peccato. L'ultimo azzuro ad aver ricevuto il premio resta cosi Fabio Cannavaro, premiato in seguito ad un ottimo Mondiale (poi vinto contro la Francia ai rigori) in Germania. A dirla tutta, bravura di Pirlo apparte, non c'è stata questa grosse sorpresa nel vedere quali fossero i tre finalisti che concorreranno all'ambito premio. Due di loro lo hanno già vinto : Ronaldo nel 2008 quando vestiva la maglia del Real e Messi nelle ultime tre edizioni. Dovesse risultare ancora primo l'argentino sarebbe il primo cacliatore della storia a aver ottenuto quattro volte il Pallone d'Oro, scavalcando Cruyff, Platini e Van Basten. Messi peraltro è nei primi tre finalisti per il sesto anno consecutivo. Lo stesso non lo si può dire di Ronaldo che ha saltato l'edizione del 2010 (anno del Triplete interista) quando ci furono tante polemiche per l'esclusione di Milito e Sneijder. Anche Iniesta da questo punto di vista puo dire la sua , ma ha avuto la sfortuna di essere contemporaneo di due mostri sacri come Messi e Ronaldo. Anche se va detto che dopo aver vinto il  secondo europeo consecutivo con la nazionale spagnola aggiunto alla vittoria del Mondiale potrebbero far salire le sue quotazioni.
Sono invece quattro i calciatori italiani nell'elenco dei 55 candidati per il "FIFA FIFPro World XI 2012", il miglior undici dell'anno che sara' svelato il prossimo 7 gennaio a Zurigo, in occasione del Gala per il Pallone d'Oro. La Fifa e il FIFPro, l'Assocalciatori internazionale, hanno completato oggi la lista con i 15 attaccanti in corsa in cui figura anche Mario Balotelli. Con lui Aguero, Benzema, Cavani, Drogba, Eto'o, Falcao, Gomez, Ibrahimovic, Messi, Neymar, Van Persie, Ronaldo, Rooney e Suarez. (AGI) . Scremata anche la lista dei candidati al premio per il miglior allenatore dell'anno: restano in corsa Vicente Del Bosque, José Mourinho e Pep Guardiola. Per quanto riguarda il Pallone d'Oro femminile sono in corsa Marta (BRA), Alex Morgan (USA) e Abby Wambach (USA).

LISTA GIOCATORI SELEZIONABILI PER LA TOP 11
PORTIERI: Gianluigi Buffon (Italia, Juventus), Iker Casillas (Spagna, Real Madrid), Petr Cech (Repubblica Ceca, Chelsea), Joe Hart (Inghilterra, Manchester City), Manuel Neuer (Germania, Bayern Monaco).
DIFENSORI: Jordi Alba (Spagna, Barcellona), Gareth Bale (Galles, Tottenham), Giorgio Chiellini (Italia, Juventus), Ashley Cole (Inghilterra, Chelsea), Dani Alves (Brasile, Barcellona), David Luiz (Brasile, Chelsea), Patrice Evra (Francia, Manchester United), Rio Ferdinand (Inghilterra, Manchester United), Mats Hummels (Germania, Borussia Dortmund), Branislav Ivanovic (Serbia, Chelsea), Vincent Kompany (Belgio, Manchester City), Philipp Lahm (Germania, Bayern Monaco), Marcelo (Brasile, Real Madrid), Javier Mascherano (Argentina, Barcellona), Pepe (Portogallo, Real Madrid), Gerard Pique' (Spagna, Barcellona), Carles Puyol (Spagna, Barcellona), Sergio Ramos (Spagna, Real Madrid), John Terry (Inghilterra, Chelsea), Thiago Silva (Brasile, Paris St-Germain).
CENTROCAMPISTI: Xabi Alonso (Spagna, Real Madrid), Sergio Busquets (Spagna, Barcellona), Cesc Fabregas (Spagna, Barcellona), Steven Gerrard (Inghilterra, Liverpool), Eden Hazard (Belgio, Chelsea), Andres Iniesta (Spagna, Barcellona), Frank Lampard (Inghilterra, Chelsea), Luka Modric (Croazia, Real Madrid), Mesut Oezil (Germania, Real Madrid), Andrea Pirlo (Italia, Juventus), Franck Ribery (Francia, Bayern Monaco), David Silva (Spagna, Manchester City), Bastian Schweinsteiger (Germania, Bayern Monaco), Yaya Toure' (Costa d'Avorio, Manchester City), Xavi Hernandez (Spagna, Barcellona).
ATTACCANTI: Sergio Aguero (Argentina, Manchester City), Mario Balotelli (Italia, Manchester City), Karim Benzema (Francia, Real Madrid), Edinson Cavani (Uruguay, Napoli), Didier Drogba (Costa d'Avorio, Shanghai Shenhua), Samuel Eto'o (Camerun, Anzhi Makhachkala), Radamel Falcao (Colombia, Atletico Madrid), Mario Gomez (Germania, Bayern Monaco), Zlatan Ibrahimovic (Svezia, Paris Saint-Germain), Lionel Messi (Argentina, Barcellona), Neymar (Brasile, Santos), Robin van Persie (Olanda, Manchester United), Cristiano Ronaldo (Portogallo, Real Madrid), Wayne Rooney (Inghilterra, Manchester United), Luis Suarez (Uruguay, Liverpool).

Soccavo : arriva la ZTL a via Epomeo


La Ztl arriva anche a Soccavo. Battezzata il 19 Novembre, scatta dalle 9 alle 20 ed è in vigore sette giorni su sette. È la nuova area pedonale decisa dall’assessore alla mobilità Anna Donati che crea già diversi malumori tra i consiglieri della nona e decima municipalità e tra i residenti che sarebbero pronti a raccogliere le firme (già si intavedono i primi volantini per una petizione). Il tratto di area pedonale riguarda via Epomeo, nel dettaglio la zona a traffico limitato andrà da via Montevergine a via Spartaco. Un esperimento in una zona dove si può fare una lunga passeggiata tra i negozi.
L’ordinanza con durata temporanea, scattata lunedì 19 Novembre e si concluderà il prossimo 19 febbraio. Tre mesi, poi si vedrà cosa fare, se dar seguito all’iniziativa (prevale questa ipotesi) o se invece concludere la sperimentazione dopo soli 90 giorni, per consentire anche ad un area non centralissima di vivere il quartiere in maniera diversa. Una scommessa per l’assessore alla mobilità Anna Donati che tende ad allargare sempre di più - come avviene peraltro in altre città italiane - le zone a traffico limitato. Si riduce lo smog, si scoraggiano i cittadini a utilizzare l’auto e si incoraggiano a prendere i mezzi pubblici (anche se ridotti all’osso). L’ordinanza è articolata. Anche in questo caso ci saranno delle deroghe, degli orari ben precisi per il carico e scarico delle merci e verrà messo in piedi (salvo ripensamenti dell’ultima ora) il meccanismo dei permessi per i residenti. In sostanza,comunque, non dovrebbe creare grossi disagi. Per quanto concerne la Ztl del Mare, invece, l’ordinanza è in fase di limatura e a palazzo San Giacomo si ipotizza che il provvedimento «ponte» possa essere definito prima del 30 novembre. Al contrario bisognerà ancora attendere per l’entrata in vigore della Ztl Chiaia. I varchi elettronici sono pronti da mesi, i lavori sono stati completati da tempo, i permessi in buona parte sono stati rilasciati, ma manca ancora l’energia. Insomma ci sono tutti i presupposti per una città all’avanguardia.

 

Edenlandia : Si intravede uno spiraglio di luce


Il futuro di Edenlandia non è più così nero. Dopo tante voci un elemento concreto: il colosso Brainspark (società di “leisure” cioè tempo libero e divertimento, quotata alla Borsa di Londra) presenta due offerte. La prima per rilevare il parco giochi Edenlandia e la seconda, invece, per lo zoo. Il gruppo guidato da Alfredo Villa, quindi, torna ad investire a Napoli.Dalle voci che trapelano, però, Brainspark propone un prezzo di acquisto notevolmente più basso rispetto a quanto desiderato del Tribunale partenopeo. Il gruppo è pronto a investire a patto di ottenere un “congruo” sconto dalla Mostra d’Oltremare rispetto all’affitto dei terreni (l’area in cui insiste Edenlandia è di proprietà dell’ente). In cambio di queste “limature” significative, Brainspark garantisce l’occupazione della quasi totalità dei dipendenti delle due strutture (circa 90 posti di lavoro) e congrui investimenti per i primi cinque anni di gestione del parco giochi e dello zoo. Il vero punto interrogativo nella trattativa, però, è la posizione della Mostra d’Oltremare: non è chiaro, infatti, se l’ente sia disposto a tagliare il fitto dei terreni su cui insistono Edenlandia e lo zoo. Un ruolo, in questa situazione, potrebbe essere giocato dal Comune di Napoli che potrebbe esercitare pressione per tagliare il costo. A questo punto la gestione provvisoria (prorogata fino al prossimo 10 gennaio) ha due possibilità da poter valutare: il varo di un nuovo bando per individuare un investitore internazionale o intraprendere la strada per iniziare una trattativa privata per vendere Edenlandia.La seconda ipotesi sarebbe quella più plausibile in questo momento. Il Tribunale fallimentare, infatti, potrebbe instaurare una “procedura competitiva” o meglio una vera e propria asta tra i diversi soggetti interessati all’investimento e, tra questi, scegliere il miglior piano possibile per la conservazione e sviluppo di Edenlandia. L’offerta del colosso inglese sarà valutata (anche se di queste si parla più di “sondaggi preventivi” che di vere “offerte formalizzate”). A questo punto il futuro di Edenlandia è nelle mani della curatela e del Tribunale di Napoli. 

mercoledì 28 novembre 2012

Napoli : Il San Paolo cade a pezzi.

Il San Paolo cade a pezzi ed è bastata una folata di vento per abbattere un muro dell’impianto partenopeo.La situazione dello stadio del Napoli è nota a tutti. Con la Figc e la procura di Napoli che continuano a dare l’agibilità e la possibilità di far giocare le partite interne degli azzurri in un impianto ormai al limite della stabilità (con questo non vogliamo dire che crollerà da un momento all’altro) mentre dalla Uefa arrivano multe e chiusure totali in alcuni settori dello stadio. Nella recente partita contro il Dnipro in Europa League, il San Paolo è stato chiuso in 12 settori e alla società è stata formalizzata una multa da 150 mila euro.Per eliminare le macerie e verificare l'accaduto sono intervenuti i vigili del fuoco. L'agibilità per il campionato non sembra essere a rischio, ma preoccupa il parere dell'Uefa che già qualche settimana fa aveva dato in extremis l'ok per il match con il Dnipro. Il prossimo 6 dicembre c'è in programma la sfida con il Psv proprio al San Paolo.Juventus Stadium è l’unico impianto che potrebbe ospitare una competizione europea (parliamo di finali di Champions o Europa League). Gli altri stadi, per una ragione o per l’altra, sono da ristrutturare o ancora meglio da ricostruire. In occasione del recente derby milanese, si è potuto constatare come anche San Siro non sia del tutto efficiente, con la sala stampa ridotta ad un container posto all’interno dell’area dell’impianto. L’esempio dello stadio di Milano permette di capire quale sia la situazione italiana.

Nazionali : Brasile : Ritorno al passato

Dopo le avventure con la nazionale portoghese, l'esperienza al Chelsea e le due avventure con Bunyodkor e il Palmeiras, Felipe Scolari tornerà ad allenare la Seleçao. Il ct era già stato nominato selezionatore del Brasile nel 2001, in un brutto periodo in cui la nazionale rischiava di non qualificarsi per i Mondiali del 2002. Scolari non solo riuscì a portare i verdeoro al Mondiale, ma li guidò fino al trionfo contro al Germania. Fu criticato per aver prferito Ronaldo a Romario, ma poi il Fenomeno gli diede ragione siglando i due gol decisivi nella finale coi tedeschi.Per l'ufficialità bisognerà, però, attendere la giornata di giovedì: ''Domani farò un annuncio, per dire chi sarà il nuovo ct della nostra nazionale'', così si è espresso Josè Maria Marin, presidente della Federcalcio brasiliana, che ha poi confermato che Andres Sanches non è più il dg della Seleçao. Il nuovo dg sarà Parreira. In serata Scolari, che attualmente si trova a Passo Fundo, nel Rio Grande do Sul dovrebbe arrivare a San Paolo per firmare il contratto e poi partecipare sabato al sorteggio della Confederations Cup.

Serie A : La Lazio fa la grande. Udinese demolita.

Un tassello importante quando il rischio di rilassarsi era dietro l'angolo: la Lazio demolisce l'Udinese e si iscrive di diritto alla corsa per lo scudetto.Guidolin è spazzato via in poco più di mezz'ora e non ha la benché minima possibilità di rimettersi in partita. Quando ci prova, a cavallo fra due tempi, Petkovic archivia la pratica con l'inserimento di Hernanes.La Lazio, in questo modo, si lascia alle spalle la complicata settimana europea, in cui è stata sballottata agli onori della cronaca per i cori razzisti ai danni della tifoseria del Tottenham ma i titoli, stavolta, sono tutti dei giocatori che scendono in campo con una scritta cubitale sulla maglia: "No al razzismo". Poi si parte. Ledesma si mette subito in mostra, facendosi respingere un rigore da Brkic al 12'. E' una piccola macchia in una serata da incorniciare.I biancocelesti corrono il doppio rispetto agli avversari, si trovano fra i reparti e si proiettano in area con facilità disarmante.Prima Gonzalez al 16' poi al 31', sulla seconda dormita difensiva della serata, Mauri e Klose combinano per il 2-0.La gara si trascina senza sussulti fino al 59' quando Hernanes sfrutta un calcio di punizione dai venti metri e pennella in fondo alla rete. Guidolin, privo di una marea di giocatori capisce che non è serata e si arrende sedendosi in panchina. Petkovic, invece, trova le conferme che cercava: la squadra lo segue e il suo progetto va avanti spedito.


martedì 27 novembre 2012

Serie A : L'inter crolla a Parma. Sneijder è un caso.


L'Inter cade anche a Parma (gol di Sansone) e non approfitta del k.o. della Juventus contro il Milan per avvicinarsi alla vetta. "Abbiamo disputato uno dei peggiori secondi tempi della stagione - ammette Andrea Stramaccioni -, ma abbiamo pagato molto caro un errore gravissimo. Non si può prendere un gol così da una rimessa laterale a centrocampo". Dopo la vittoria allo Juventus Stadium è arrivato 1 solo punto in 3 partite: "Adesso siamo arrabbiati". L'Inter rimane a quattro punti dalla Juve e si fa scavalcare dal Napoli in classifica. Inter paga la troppa imprecisione e la  poca pericolosità al contrario del Parma, autore di una buona partita e ora settimo in serie A.Parma non porta bene a Stramaccioni ma l'allenatore nerazzurro deve preoccuparsi ben altro che della scaramanzia. Questa Inter ha preso 6 gol nelle ultime tre partite, la vittoria di Torino sembra aver portato con sè una maledizione: da quel giorno, tra Europa e campionato, 3 sconfitte e 1 pareggio. Anche questo è un filotto: occorre rialzarsi, Napoli e Fiorentina non scherzano. Il Parma conferma il buon momento, continuando così Donadoni e Ghirardi possono togliersi tante soddisfazioni. La squadra c'è, l'ambiente ci crede: l'Europa League è possibile.




CASO SNEIJDER
Uscita allo scoperto attraverso le parole di Marco Branca ("Stiamo discutendo una modifica contrattuale. Gli diamo il tempo per valutare la proposta..."), l'Inter rischia ora di dover fare i conti con la furia del giocatore olandese che sta sì valutando quello che il club gli ha detto, ma potrebbe alla fine decidere di chiudere il caso in tribunale.Il nodo della questione, in due parole, è tutto qui: Sneijder ha firmato un contratto con l'Inter e ha tutto il diritto di chiederne il rispetto. Moratti, dal canto suo, deve fare i conti con una situazione economica che negli ultimi anni si è oltremodo modificata e vuole, ovviamente, ridiscutere l'ingaggio del giocatore. In attesa di ottenere il sì dell'olandese, però, il club di corso Vittorio Emanuele ha deciso di lasciare Wes ai margini della squadra prospettandogli di fatto solo due alternative: firma e tornare a disposizione di Stramaccioni o rimanere a guardare.Il rischio di finire in tribunale, però, c'è ed è concreto."La situazione è più semplice di quello che può sembrare - ha spiegato il tecnico nerazzurro - C'è una posizione della società, una posizione del giocatore da capire e condividere, ma poi l'allenatore sono io e ho l'ultima parola. La mancata convocazione non è un discorso matematico né una cosa punitiva: io vedo quanto succede in campo durante la settimana e faccio le scelte che penso siano migliori per l'Inter, le altre domande fatele alla società". Ora la palla passa a Sneijder in attesa di nuovi sviluppi.

lunedì 26 novembre 2012

Serie A : Napoli corsaro a Cagliari. E' secondo.

Il massimo risultato col minimo sforzo.Nel primo dei due posticipi del lunedi' della 14esima giornata di Serie A, il Napoli si aggiudica la sfida sul campo del Cagliari per 1-0 con la rete decisiva, al 28' della ripresa, di Hamsik. In una Is Arenas finalmente 'sold out', Mazzarri si gode un colpo pesantissimo in trasferta, ottenuto anche con un pizzico di fortuna, che permette di avvicinarsi a soli due punti da quella vetta che tutta una città sogna in silenzio: pronta a sbuffare se il miracolo messo in piedi dal tecnico toscano qualche volta arranca, pronta a esplodere come nessun'altra nel vederla. volare."Lo scudetto non è una mia preoccupazione - ha subito affermato Walter Mazzarri -. Abbiamo nove punti in più rispetto all'anno scorso e ai ragazzi non posso chiedere di più.E' stata una grande prova di maturità contro un Cagliari che si è dimostrato un avversario in grande forma". Il napoli del resto esce vincitore da una battaglia giocata prevalentemente a centrocampo anche a causa dell'inefficacia dei reparti offensivi, bravi a crearsi spazi ma deficitari al momento di venire al dunque. Nelle poche occasioni da una parte e dall'altra poi ci si è messa la sfortuna. Ha colpito prima il Napoli, quando il tiro a giro di Insigne al 22' si stampa sul palo interno col pallone che si cimenta in una danza beffarda sulla linea di porta prima di uscire. Poi il Cagliari, sull'incursione di Conti al 37', palo sporcato da Gamberini, e sul tentativo di autorete di Cannavaro nella ripresa. In quel caso è stata la traversa la migliore alleata di De Sanctis.In un match tutto sommato da pareggio a reti bianche, ha deciso un episodio controverso.Il Napoli vola a 30 e mette nel mirino la Juventus.Domenica c'è il Pescara, sarà tutta un'altra storia. Ma ci sarà Cavani e questo basta.

Liga : Il Barca vola. Real nel buio più totale

Dopo il momentaneo aggancio dell'Atletico Madrid (4-0 sul Siviglia) non si è fatta attendere la risposta del Barcellona, che stravince sul campo del Levante e torna sulla vetta della classifica da solo.Il Barca ci mette un tempo per fare breccia nella difesa precaria del Levante ma poi non si ferma: 4-0 a Valencia.Protagonista della bella vittoria il solito Messi, autore di una doppietta a cui seguono le marcature di Iniesta e Fabregas. Nel corso della partita i 'Blaugrana' hanno giocato, per la prima volta nella loro storia, con undici giocatori provenienti dal settore giovanile. Dall'altra parte dopo cinque vittorie consecutive, il Real Madrid perde in casa del Betis e compromette - forse definitivamente - la rincorsa al Barcellona. La squadra di Mourinho perde per 1-0: a decidere l'incontro è una rete di Etxebarria al 17'. I Merengues, terzi in classifica, rimangono staccati di 11 punti dagli uomini di Tito Vilanova."Ci manca un rigore e il gol annullato a Benzema era regolare ma il Betis ci è stato superiore" ha detto l'allenatore del Real Madrid. Poi se l'è presa con il calendario: "C'è chi controlla il calendario della Liga e non siamo noi..." lasciando intendere la forza "politica" del Barcellona. "Quando vinciamo, parlano tutti. Quando perdiamo, parlo solo io, il cattivo del film". Con questa frase Mou ha voluto sottolineare ancora una volta la mancanza di un portavoce forte in società, che difenda la squadra. Resta il fatto che i blaugrana possono andare a +11 dal Real, non un gran prospettiva a fine Novembre.

S.Siro : La Juve cade nell'inferno rossonero

Settimana da ricordare per il Milan: dopo la conquista degli ottavi di Champions i rossoneri si aggiudicano la supersfida con la Juve, che dunque rimedia la seconda sconfitta in campionato dopo quella contro l'Inter. A decidere il match di San Siro un rigore al 31' di Robinho concesso per mano di Isla (ma la moviola dice fianco).Tre punti che valgono sì per la classifica (la vetta è ancora lontana 14 punti) ma tantissimo per il morale e per l'autostima. Il Milan ha vinto la sfida ai bianconeri con rabbia, con forza, con un furore spaventoso, da vecchia, grande, squadra.Una squadra umiliata, ferita a sangue dai continui alti e bassi di questa stagione, ma quando stava per uscire di scena, rieccola forte e dura come un tempo. Sono stati il cuore del Milan,del suo nuovo incredibile capitano Riccardo Montolivo e la forza dei giovani come De Siglio e El Shaarawy a battere la Juventus dopo 28 risultati positivi in trasferta, riprendendosi quella dignità che sembrava compromessa e restituendo al campionato quell'incertezza che sembrava persa. Al di là dell'episodio, la squadra di Allegri fa meglio e di più rispetto a quella di Conte, spettatrice. Il Milan ha vinto sfruttando si un episodio dubbio che passerà alla storia perché ricordato come il primo rigore fischiato per un tocco di ascella. Ma intorno a quell' episodio il Milan ha costruito la sua vittoria e la Juve cade ancora davanti all'orgoglio del diavolo rossonero. 

sabato 24 novembre 2012

Derby di Sicilia : Il Palermo sgretola il Catania.

Nell'anticipo della 14.ma giornata di campionato, il Palermo batte il Catania nel derby di Sicilia e conquista tre punti fondamentali in chiave salvezza.Il derby spazza via ogni tipo di sentenza decretata sin qui, dal campionato. questo derby dimostra che questo Palermo tutto merita tranne che la zona retrocessione. La squadra di Gasperini aggredisce il Catania dal minuto 1, lo mette sotto, non lo fa respirare. Sembra una questione di vita o di morte.Miccoli, da capitano vero, si schiera in prima linea e guida l'assalto a ritmo di pressing e giocate d'alta scuola.Al Barbera, i rosanero sbloccano la gara al 10' grazie a un gran destro di Miccoli. Andujar rimane immobile come tutto il Catania, tradito dalla disastrosa serata dei suoi gioielli (Gomez e Barrientos).La banda di Maran, evidentemente sorpresa dall'energia del Palermo, pare intimidita.Nella ripresa, una doppietta di Ilicic (4' e 15') porta la squadra di Gasperini sul 3-0. Di Lodi, su calcio di punizione (25' s.t.), l'unica rete degli etnei, che rende meno pesante il passivo.Il Catania, imbattutto dal 28 ottobre (0-1 in casa con la Juve), frena così la sua scalata all'Europa. Per Gasperini, invece, comincia forse un nuovo campionato.

venerdì 23 novembre 2012

E.League: La Lazio fa festa. Qualificazione raggiunta.

Davanti a Paul Gascoigne,doppio ex di turno,La Lazio di Petkovic (complice il ko del Maribor ad Atene) si qualifica ai sedicesimi di finale di Europa League con un turno d'anticipo. Ai biancocelesti basta il pareggio interno per 0-0 col Tottenham.I trentamila dell'Olimpico non potevano sperare in una serata migliore. La Lazio si qualifica ai sedicesimi di finale, ipotecando di fatto il primo posto nel girone. Basterà far risultato a Maribor, magari mettendo a segno uno di quei tanti gol che Kozak ha risparmiato agli Spurs, per presentarsi come una delle squadre più accreditate per la vittoria del torneo. Perché a differenza di molte italiane, spesso in atteggiamento dimesso e rinunciatario quando affrontano l'Europa, Vlado Petkovic sembra aver capito in pieno lo spirito della competizione e il guadagno che se ne può trarre. "Era importante tornare a giocare così dopo che con la Juventus avevamo un po' stentato. Oggi abbiamo dimostrato di poter giocare meglio anche con avversari come il Tottenham, che abbiamo messo in difficoltà.Possiamo giocarcela contro tutti e poi, come diciamo da sempre, puntiamo a tre competizioni, non soltanto a una". Cosi ha commentato la partita l'allenatore laziale.Un messaggio chiaro : questa Lazio non va sottovalutata.

Europa League : Napoli qualificato all'ultimo respiro.

Un rigore al 93' per la qualificazione. Il Napoli passa il turno di Europa League con un turno di anticipo e lo fa segnando dal dischetto con Cavani a tempo ormai scaduto il gol dell'1-2 decisivo. Un gol che elimina l'AIK Solna e che proietta gli azzurri ai sedicesimi di finale anche grazie alla vittoria del Dnipro in casa del PSV Eindhoven.Non poteva che finire così la gloriosa storia del Rasunda di Stoccolma. Un finale col colpo di scena prima dell'abbattimento, anche abbastanza inspiegabile, di un tempio per il calcio. Un finale firmato da un fuoriclasse, l'ennesimo a calcare quel campo (malconcio), l'ultimo a lasciare il segno subito sotto a quelle di altre statue del pallone a partire da Pelè. Il Napoli vince in casa dell'AIK Solna, lo fa faticando e anche un po' casualmente, ma ciò che conta è che torna dalla Svezia con in mano il pass che vale i sedicesimi di Europa League. Tutto il resto è pura cronaca di una squadra che ha giocato in maniera disordinata per tutto l'arco del match ma che, sempre grazie al Matador, ha saputo infilare il colpo mortale all'ultimo respiro, con l'ultima riserva di energia. Tanto è bastato per demolire le speranze degli svedesi.Insomma l'ennesima partita che grazie a solito Cavani e a quell'ultimo gol nello stadio di Pelè, fa entrare gli azzurri dritto nella storia. 

Champions: Sempre El Shaarawy. Milan qualificato.

Il Milan stacca il pass per gli ottavi di Champions. In Belgio i rossoneri, nella penultima giornata, battono 3-1 l'Anderlecht,e, grazie al contemporaneo pareggio dello Zenit in casa del Malaga, festeggiano la qualificazione ribaltando almeno in Europa la stagione rossonera. L'avvio con la progressione di Bojan dopo appena un minuto è rimasto solo un'illusione grande così per tutto il primo tempo. Difficile segnare se non si tira mai in porta (zero conclusioni), difficile farlo se a impostare l'azione c'è un certo De Jong, difficile se hai un Boateng che corre sì, ma a vuoto. E per fortuna che Abbiati non è quello visto al San Paolo.Insomma un clima freddo e il Milan non fa nulla per farlo diventare più mite. Nel secondo tempo la musica cambia e ci pensa ancora una volta il solito El Shaarawy (ormai sempre più leader) a spazzare via tutti i brutti pensieri.Sedici gol in stagione con il club e con le due nazionali, quella maggiore e l'Under 21. Numeri da campione. Al 26' accade poi quello che non ti aspetti. Montolivo batte un calcio piazzato dalla trequarti di sinistra servendo Mexes sulla destra del limite dell'area ; stop di petto e rovesciata con palla all'incrocio del palo opposto. Un gol veramente da antologia che entra di diritto in concorrenza con quello recentemente segnato da Ibrahimovic con la Svezia. Se la rovesciata dello svedese è stata ancora più imprevedibile , quella di Mexes può definirsi migliore stilisticamente, e soprattutto è incredibile che un difensore abbia realizzato un gol in rovesciata da fuori area. Due a zero, vantaggio numerico (un minuto prima Pato, neoentrato, aveva provocato il rosso diretto a Nuytinck) e qualificazione in pugno. Ma a questo Milan piace complicarsi le cose e soffrire fino all'ultimo, tanto i tifosi ci saranno abituati. Succede così che arriva il 2-1 a 15 minuti dalla fine di De Sutter dopo un'altra dormita difensiva. Mexes, nella sua serata, lascia il campo per un infortunio e i padroni di casa spingono nel tentativo di trovare il pari e completare così una clamorosa rimonta. Poi nel recupero ancora una volta El Shaarawy spazza via la paura e fa rinascere Pato. L'italo-egiziano scatta sul filo del fuorigioco e manda in gol il "Papero" brasiliano. Il Milan va agli ottavi di Champions, ma da qui a Febbraio deve migliorare tanto. Anche stasera è mancata la continuità nell'arco dei 90 minuti. Allegri può e deve lavorare su questo.

mercoledì 21 novembre 2012

80 volte Messi : Record a un passo

Leo Messi colpisce anche in Russia. La “Pulce” ha aggiornato i suoi numeri da record a Mosca, nella partita di Champions contro lo Spartak (3-0), portandosi con l'ennesima doppietta realizzata a quota 80 gol segnati nell’anno solare 2012  a -5 dal record di Gerd Muller del 1972. Un record che la Pulce argentina, con il talento che si ritrova, facilmente puo battere date anche le sette partite utili a disposizione. L’argentino del Barcellona ha una media realizzativa spaventosa, 1,27 gol per gara. Messi sta poi collezionando primati su primati: il giocatore, che ha segnato i suoi primi gol della carriera in Russia, nella classifica delle reti nelle coppe europee ha superato Eusebio e raggiunto Van Nistelrooy. Messi ora si trova a quota 57 (in vetta, a 71 centri c’è Raul). La “Pulce” del Barcellona sta dimostrando di essere veramente un grande anche se quel record di Muller in realtà potrebbe rimanere tale per un motivo, il numero delle partite disputate. Il tedesco infatti in quei dodici mesi di 40 anni fa segnò 85 gol in 60 incontri mentre Messi è arrivato a 80 in 63 match. Messi comunque abbatte record anche in Spagna visto che con la doppietta di sabato contro il Saragozza il giocatore è arrivato a 186 gol nella Liga; ora la nona piazza nella classifica dei bomber di Spagna di sempre è di sua proprietà (stessi gol segnati dal mostro sacro Santillana). Tra i due c’è però una differenza, l’ex attaccante del Real Madrid segnò questo numero di gol in 461 partite mentre a Messi ne sono state sufficienti 226. (primo di questa classifica è Telmo Zarra, ex punta dell’Athletic Bilbao con 251 marcature). Ma del resto di cosa ci meravigliamo stiamo parlando pur sempre di Lionel Messi : il più forte giocatore della nuova generazione di campioni. Colui che meglio ha raccolto l'eredità di un altro mito del calcio : Diego Armando Maradona.

Luiz Adriano : Gesto vergognoso

Il gol della vergogna.E' successo ieri sera a Copenaghen, dove si è giocata la partita di Champions tra lo Shakthar e il Nordsjaelland finita con la vittoria dei primi per 5 reti a 2. Minuto 25:la palla è tra i piedi dei padroni di casa e l'arbitro Gautier ferma il gioco per assicurarsi delle condizioni di salute del danese Nordstrand, steso a centrocampo e dolorante in volto. Nulla di grave e il fischetto francese fa riprendere il gioco con la classica palla contesa. I giocatori del Nordsjaelland si allontanano e Willian si incarica di restituire loro la sfera lanciando lungo. Ma qui accade l'imprevedibile. La punta dei neroarancio Luiz Adriano corre verso il pallone, se ne impossessa, e dribla il portiere Hansen tra lo stupore generale per mettere a segno l'1-1. Pioggia di fischi e danesi furiosi, ma il gol è regolarissimo.Anche il tecnico dello Shakhtar, Mircea Lucescu, torna sull'episodio: "Mi piacerebbe chiedere scusa per il gol. Io non ho visto l'inizio dell'azione, ho visto solo il ragazzo ricevere la palla e segnare. Adriano mi ha detto di aver visto la palla sui piedi e di non essere riuscito a fermare il suo istinto di attaccante".Mister Lucescu, tuttavia, non condanna il suo giocatore, anche se ammette l'errore commesso dal brasiliano: "Durante l'intervallo l'unica cosa che ho chiesto ai miei giocatori era di dimostrare che erano molto più forti e di vincere in modo convincente, che è poi quello che hanno fatto. Durante una partita si commettono molti errori e Adriano ne ha commesso uno". Nonostante il tentativo del tecnico dello Shakthar di difendere il proprio giocatore resta la gravità del gesto. Imperdonabile sotto ogni aspetto.

Di Matteo - Chelsea : Ufficiale il divorzio

Roberto Di Matteo non è più l'alleatore del Chelsea. Questa mattina la società inglese sul suo sito ufficiale ha emesso un conunicato per ufficializzare il divorzio da proprio tecnico : "Le prestazioni e i risultati non sono stati abbastanza buoni e abbiamo ritenuto necessario un cambio di direzione. Non dimenticheremo mai il grande contributo che Roberto ha dato alla storia del nostro club con la conquista della prima Champions League e della settima Fa Cup, sarà sempre il benvenuto a Stamford Bridge". La sconfitta con la Juve unita al deficit di averemeta dei giocatori della squadra contro è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'ormai ex tecnico dei Blues aveva raccolto nella passata stagione l'eredità di Villas Boas. Riuscendo a trovare il punto di forza proprio nel rapporto con lo spogliatoio, facendo leva sull'orgoglio della vecchia guardia e dei giocatori simbolo, aveva regalato al Chelsea una storica Champions League, eliminando in semifinale il Barcellona e battendo in finale il Bayern a casa sua. L'aveva fatto giocando un calcio all'italiana, tutto difesa e contropiede.La partenza spint in Premier League con sette vittorie e un pareggio nelle prime otto giornate. Poi la crisi in campionato e il quasi certo addio alla Champions. Di Matteo era insomma appeso a un filo che ora Abramovich ha spezzato. Nelle prossime ore è atteso l'annuncio del sostituto, o meglio del traghettatore della squadra visto l'ormai noto amore per Guardiola, (disponibile a valutare offerte solo da Giugno in poi) con Rafa Benitez in pole position.

lunedì 19 novembre 2012

City show : Conquistata la vetta

Può piacere e non piacere, il Manchester City. Si tratta di uno di quei dolorosi casi in cui un club di grandi tradizioni viene risollevato da un robusto intervento straniero a livelli di massima competitività, quelli che se vogliamo gli potrebbero anche essere propri, ma con la conseguenza che questa immissione di denari viene vista come un'anomalia.
Altrettanto irrazionale è il modo di guardare a quel che la squadra fa: chi ama l'allenatore Roberto Mancini lo elogia a prescindere, chi lo detesta lo critica per partito preso, e ci sono armi per rifornire entrambi i campi di contesa. Si può notare come pur con una squadra piena di grandi giocatori Mancini abbia vinto la Premier League solo negli ultimi secondi di stagione, e in una delle annate con il livello medio peggiore dei tempi recenti; e che ora, anche se il girone di Champions League è molto difficile, le difficoltà incontrate non siano giustificabili; e però è vero anche che la sua squadra è migliorata molto e presenta uno dei panorami tattici più variegati del campionato inglese.
Lo si è visto anche sabato, peraltro contro un'avversaria di basso livello come l'Aston Villa: una volta consolidato il reparto difensivo (il City ha concesso meno gol di tutte) e affidata la custodia della linea immediatamente antistante a uno tra Gareth Barry e Javi Garcia, gli altri cinque giocatori sono tutti dotati della pericolosità offensiva e della versatilità adatte a danneggiare le squadre avversarie. Nominalmente esiste una prima punta, in questo flessibilissimo 4-2-3-1, ma quando in campo hai Carlos Tevez e Sergio Aguero la differenza tra l'uomo più avanzato e quello che opera alle sue spalle è risibile dal punto di vista del City, e molto preoccupante per i marcatori, alle prese con un continuo movimento. Allo stesso modo, David Silva e Samir Nasri teoricamente partono a destra e sinistra, rispettivamente, ma ad esempio per alcune partite consecutive (Swansea, West Ham e Ajax) Nasri ha agito sul fianco destro e così a ridosso dei due centrocampisti di mezzo da far trasparire, specialmente sul campo degli Hammers, un 4-3-1-2, e stessa posizione, pur senza far credere a una modifica del 4-2-3-1, aveva fatto Silva contro il Tottenham.Di fatto, nessuna squadra di vertice, ad eccezione forse di quel che può fare il Chelsea con il trio alle spalle di Fernando Torres, presenta all'avversario una tale varietà di fronti, anche quando in campo sono non quattro piccoletti di gamba lesta ma Mario Balotelli ed Edin Dzeko: se è vero che è più facile che quest'ultimo, quando gioca, sia la punta centrale, è altrettanto vero che lo si è visto spostarsi sulla fascia, a ricevere il pallone dalla difesa e lasciare libero il centro per gli inserimenti altrui, specialmente di Yaya Touré, la cui abilità in ciò è ormai universalmente riconosciuta. E anche se a volte può non sembrare così, certi movimenti, in attacco ma anche a palla persa, non nascono solo dal talento sbrigliato dei giocatori là davanti.

Inter : Pari tra le polemiche

L'Inter frena tra le polemiche e resta lontana dalla Juventus. I nerazzurri non vanno oltre il 2-2 casalingo contro il Cagliari e, con il primo pareggio in stagione, salgono a quota 28 punti. La vetta della classifica, occupata dai campioni d'Italia della Juventus(frenata in casa dalla Lazio), rimane a 4 lunghezze. Il mezzo passo falso arriva al termine di 90 minuti di un pomeriggio nel quale il pubblico di San Siro non ha il tempo di annoiarsi, visto che le due squadre si allungano sin dai primi minuti: spazi in abbondanza da una parte e dall'altra e occasioni a raffica. 90 minuti con il giallo finale: l'Inter reclama un rigore al 91', l'arbitro Giacomelli non fischia e fa infuriare Stramaccioni. Il tecnico viene espulso, mentre in tribuna il presidente Moratti perde la testa. Con le inevitabili discussioni cala il sipario.
La società, incassati gli errori arbitrali,opta, a fine gara, di conseguenza per il silenzio stampa. Le immagini post gara faranno poi capire che le proteste neroazzurre erano giuste. Il rigore è netto. Anche Ranocchia a fine partita tramite il suo profilo Twitter commenta l'episodio, pubblicando anche un foto: <<il rigore è netto, l'arbitro non fischia>>. Come se non bastasse a buttare altra benzina ci pensa la Juventus. I bianconeri, in maniera molto inadeguata, pubblica sul proprio sito la relazione con cui il procuratore federale Stefano Palazzi, nel 2011, ha evidenziato le violazioni che sarebbero state commesse dalla società nerazzurra. Insomma ci si prepara ad un altro scontro senza fine. 
 
 
 
 

L'orgoglio ferito risveglia il Milan. Napoli beffato

Per fortuna che El Shaarawy c'è, si potrebbe dire parafrasando uno slogan caro ai supporter di Berlusconi. Che sia stata la visita del presidente a Milanello, oppure la rabbia dopo tante critiche a riportare nel Milan la voglia di crederci, non è dato sapere.Fatto sta che al San Paolo, davanti ad un Napoli spinto dai suoi tifosi, i rossoneri hanno voluto agguantare un pari che sembrava sfuggire. Una papera di Abbiati porta i partenopei in vantaggio al quarto minuto di gioco, grazie ad un lancio di Inler, ma l'undici di Allegri prova a spingere, al decimo Boateng va vicino al pareggio.I milanisti spingono in avanti e non possono evitare di scoprirsi, tant'è che al 30' arriva il raddoppio dei ragazzi di Mazzarri. A metterci la firma è Insigne. La faccia di Galliani in tribuna è tutta un programma, le cose sembrano mettersi male.Con uno scatto di orgoglio, al 44' Il Faraone riduce le distanze su assist di Nocerino, segnando l'ennesima rete di un campionato da ricordare.Al fischio del secondo tempo, il Napoli ha l'ansia di veder sfumare un successo casalingo tanto quanto il Milan vuole raggiungere un pareggio che è oro. Per la squadra di Allegri l'ordine è uno solo, spingere. I biancoazzurri si difendono e provano ad attaccare con Hamsik e Cavani che, più di una volta, sfruttano qualche errore di troppo della difesa rossonera. Entrano Pazzini e Robinho per Montolivo e Boateng.L'atteso pareggio arriva al 37' quando sempre El Shaarawy, lanciato da Robinho centra la porta di De Santis, azzerando il vantaggio partenopeo e raggiungendo quota dieci gol in campionato.A questo punto, il Milan ci crede e prova a giocarsi il tutto per tutto. Il sorpasso non arriva, ma la prova di volontà c'è stata. Il Diavolo è a 15 punti, pochi certo, ma forse l'aria è cambiata.


giovedì 15 novembre 2012

Ibra : Un fenomeno senza limiti

Ci sono tiri da 40-50 metri, volè alla Van Basten, superdribbling alla Maradona, mezze girate al volo, colpi di tacco incrociati, ma una roba del genere non era mai stata nemmeno lontanamente pensata da nessuno, nemmeno da John Huston per Pelé nel film Fuga per la Vittoria.Eppure di reti in rovesciata ricordiamo Riva, Pulici, Montella, Ronaldinho, anche di gente meno famosa come Djorkaeff o Bressan.Ma pensare di battere il portiere in quella maniera sta a metà tra Holly e Benji e Shaolin Soccer. Avranno inciso le nozioni da kung fu, unite a follia e genio.A prendersi le prime pagine, nel mercoledì di amichevoli internazionali, è Zlatan Ibrahimovic: il centravanti del Paris Saint-Germain,fresco vincitore del suo settimo Guldbollen (il Pallone d'oro svedese) in carriera, trascina la sua Svezia, firmando uno strepitoso poker di reti che ha consentito alla sua nazionale di rimontare lo svantaggio e uscire dal campo vittoriosa contro l’Inghilterra (4-2). Nel match che inaugura la nuova ‘Friends Arena’ di Stoccolma e segna  il centesimo ‘cap’ per Steven Gerrard con la maglia dai ‘Tre Leoni’, è proprio Ibra ad aprire le marcature, prima che Welbeck e Caulker illudano i tifosi inglesi. La festa gialloblù si scatena nell’ultimo quarto d’ora della ripresa, con le altri tre reti dell’ex milanista: da applausi il missile terra-aria su punizione che vale il 3-2 e, soprattutto, l’ultimo gol del poker, una rovesciata da antologia da fuori area che batte inesorabilmente Hart, rimasto fuori dai pali dopo un maldestro tentativo di rinviare il pallone con la testa. “Quando ho visto il portiere fuori ci ho provato ed è andata bene. E’ stato un misto fra fortuna e bravura”, ha dichiarato Ibra nel post-gara. Lo svedese ha ricevuto anche i complimenti del suo ct, Erik Hamren. “Non so vedrò mai più niente del genere nella mia vita. E’ incredibile”.
In fin dei conti bisogna ricordarsi che lui è sempre Ibrahimovic e come recita il suo famoso detto raccolto nella biografia: «Io sono Ibra e voi chi c...o siete?»


martedì 13 novembre 2012

Serie A : L'inter perde i pezzi

Se da una parte ci sono buone notizie per Andrea Stramaccioni con il rientro in gruppo, previsto per Venerdì, di Wesley Sneijder dall'altra il tecnico neroazzurro deve fare i conti con gli inforuni che riempiono l'infermeria. Dopo gli stop di Ranocchia e Samuel e Obi, infatti, si ferma anche Fredy Guarin. Il sito ufficiale dell'Inter ha pubblicato l'esito dei controlli strumentali ai quali lo stesso giocatore colombiano è stato sottoposto dallo staff medico dell'Inter dopo aver accusato il problema al termine della partita disputata a Bergamo contro l'Atalanta. I risultati parlano chiaro: stiramento di 1°grado alla coscia sinistra. Si prospetta uno stop di 20 giorni. Insomma l'Inter, tra difesa e centrocampo, perde i pezzi.

Milan : Altro caos

Una Domenica tutta da dimenticare per Alexandre Pato. Protagonista negativo nel match contro la Fiorentina , conclusosi 3 a 1 per i viola, il papero rossonero all' uscita dal garage di San Siro è stato letteralmente assalito da un centinaio di tifosi. E’ stato costretto a fermarsi, è stato pesantemente apostrofato, qualche manata è finita anche sulla sua autovettura. Si è trattato di una vera e propria aggressione che ha duramente provato il fragile bomber già sconvolto dal grave errore dal dischetto e dalle conseguenze che ha avuto sull'incontro. Assolutamente una reazione esagerata da parte di quei tifosi che hanno dimostrato solo la loro ingnoranza.Pato che sembrava esser rinato e superare le paure post infortunio ora rischia di ricadere nuovamente in quel travaglio psicologico che lo ha caretterizzato nella scorsa stagione.

Ucraina : Sheva nuovo ct ?

Il presidente della Federcalcio ucraina, Anatoli Konkov, ha offerto ad Andryi Shevchenko la panchina della nazionale ucraina. Secondo Konkov, la giovane eta' dell'ex fuoriclasse del Milan sarebbe ''un fattore positivo''. ''Shevchenko - ha detto Konkov, citato dall'agenzia di stampa Interfax - ha giocato in grandi squadre come la Dinamo Kiev, il Milan e il Chelsea, con grandi allenatori come Valery Lobanovsky, Carlo Ancelotti e Jose' Mourinho. E' un'occasione unica per mettere in pratica i loro metodi, le loro conoscenze e il loro talento''. L'ex idolo della tifoseria rossonera e pallone d'oro 2004 ha lasciato il calcio subito dopo Euro 2012, dove ha indossato la fascia di capitano dell'Ucraina, per candidarsi al parlamento, ma il suo partito 'Avanti Ucraina!' ha raccolto appena l'1,6% dei voti, rimanendo ben lontano dalla soglia di sbarramento del 5%. Shevchenko, 36 anni, vanta 111 presenze con la maglia gialloblu' dell'Ucraina e piu' di 300 gol in carriera.

lunedì 12 novembre 2012

Messi : Il mito continua

Dicono che nel calcio il talento di un giocatore non possa essere misurato con i numeri. Perché il football non è il baseball. Oltre alle statistiche c'è di più, la giocata, il colpo di classe, il dribbling, tutti segni evidenti di una classe che per definizione non può essere raccolta in cifre e percentuali. Tutto vero. Epperò, capita di avere a che fare con calciatori che riescono ad abbinare in modo magistrale traguardi e risultati, numeri e parole. Roba di pochissimi, è evidente, perché le stelle che splendono in cielo sono quasi sempre le stesse. E' il caso di sua maestà Lionel Messi, un extraterrestre con la mania del pallone che con la maglia del Barcellona sta (ri)scrivendo la storia del calcio. Ieri, la Pulce argentina ha raggiunto quota 76 reti segnate nell'anno solare in corso, scavalcando così un certo Pelè che nel '58 si era fermato a 75. Un campione tira l'altro. Certo, i 76 gioielli in meno di 11 mesi sono oro che luccica nella carriera della Pulce ma potrebbe andare meglio. Perché nel 1973 un altro grandissimo del calcio internazionale, Gerd Muller, centravanti da fantascienza della Germania Ovest e del Bayern Monaco, staccò il tagliando delle 85 reti in un anno. Messi è a meno 9 e capodanno è dietro l'angolo, come fare? Calendario alla mano, il numero 10 del Barca potrebbe avere a disposizione ancora 6 partite di campionato e 2 di Champions League. Ci sarebbe anche il confronto con l'Alaves in Copa del Rey, ma non è previsto che giochi dal primo minuto. Nove gol in otto gare? Che volete che siano per un giocatore che ne ha segnati fin qui 284 in 376? Tenete pronti i fuochi d'artificio. Il cielo di Barcellona non è mai stato così luminoso.

Summit Milan : Allegri confermato

Allegri resta. Lo hanno deciso Silvio Berlusconi e il vice-presidente del Milan, Adriano Galliani, in un faccia a faccia a Milano.I due hanno parlato per un paio d'ore esaminando la situazione dopo la sconfitta contro la Fiorentina, e successivamente hanno convocato Allegri. Ne è seguita una riunione a tre, e al termine dell'incontro è stata confermata la fiducia all'allenatore rossonero. L'auspicio della società è recuperare la situazione, e per questo si è ritenuto opportuno non cambiare allenatore. I problemi si risolvono con Allegri ma, è il senso della scelta societaria, la squadra deve tornare alle posizioni che più le competono.

Partita al cardiopalma : Il Napoli espugna Marassi

Altri quattro gol segnati dal Napoli a pochi giorni dal poker rifilato al Dnipro, in Europa League, mandano in estasi i tifosi partenopei. Stavolta la vittima si chiama Genoa, una formazione che si conferma piuttosto disastrata e bisognosa di punti (i grifoni occupano il terzultimo posto in classifica con appena nove punti). A nulla è servito il cambio di allenatore deciso da Enrico Preziosi perché, a questo punto, anche Gigi Delneri rischia seriamente l’esonero. Si vocifera addirittura di un ritorno di Gigi De Canio sulla panchina genoana.
Dall’altra parte il Napoli, invece, vola a 26 punti e mantiene inalterata la distanza con la prima in classifica, la Juventus vittoriosa sabato a Pescara. Ma l’altra buona novella della giornata per la squadra di Walter Mazzarri è arrivata da Bergamo dove l’Inter è stata sconfitta dall’Atalanta, consentendo al Napoli di restare in scia ad un solo punto dalla squadra allenata di Stramaccioni.Mazzarri, a fine partita dai microfoni di Sky Sport, tranquillizza ancora una volta tutti sulle sue condizioni di salute e si gode la vittoria del Marassi: “Si gioca con il cuore e il cuore è forte." Il prossimo impegno, al San Paolo contro il Milan, non è semplicissimo, ma i partenopei avranno l’occasione di dare il colpo di grazia ad un Milan tornato con i piedi per terra dopo la batosta rifilata in casa dai "viola" di Montella.  Serve una prova di maturità ed il Napoli è pronto a darla.  

Derby : Papere e nervosismo la Roma affonda

La stracittadina dell'Olimpico, giocata sotto una fitta pioggia praticamente per tutti i 90 minuti, finisce 3-2. Lamela illude i giallorossi, poi Candreva e Klose capovolgono il risultato e De Rossi lascia i giallorossi in 10 già prima dell'intervallo per un colpo proibito a Mauri. Lo stesso capitano biancoceleste firma il terzo gol in avvio di ripresa e poi si fa espellere nel finale-thrilling.La Roma trova il 3-2 (con esultanza polemica) di Pjanic, ma è troppo tardi per riaprire il match.

In una città e per due squadre che non hanno poi vinto granché, cinque scudetti in due in più d’un secolo, il derby è qualcosa di speciale. Darà pure soltanto tre punti, come dice Zeman, ma sono punti che contano niente: il derby può darti l’inferno e il paradiso, il caffè amaro o dolce al bar sotto casa, lo sguardo basso o il sorriso superiore del vicino di banco o di scrivania. La Lazio vince il derby e si rilancia, la Roma naufraga nella partita più sentita dell'anno e entra di fatto in piena crisi senza più scuse. La pazienza dei tifosi per Zeman è finita. Petkovic festeggia così la vittoria all'esordio nel derby e la sua Lazio vola a +5 sui cugini. Per Zeman, invece, si preannuncia un'altra settimana difficile.

E' iniziata la collaborazione

http://www.calciomercato.com/dallo-spogliatoio/cm-stadio-barletta-corsaro-a-sorrento-837910

giovedì 8 novembre 2012

Inter qualificata. La Lazio dilaga

L'Inter c'è anche in Europa. La squadra di Stramaccioni si conferma in ottima forma e vince 3-1 a Belgrado contro il Partizan centrando la decima vittoria di fila in trasferta su 10 partite tra campionato e coppa e la 10 vittoria in stagione, qualificandosi per i sedicesimi di finale dell'Europa League. A segno Rodrigo Palacio con una doppietta e Guarin. L'altra squadra qualificata del gruppo H è il Rubin Kazan che ha battuto 1-0 il Neftchi. Se la dovranno vedere proprio contro il Rubin Kazangli uomini di Stramaccioni per la conquista del primato in classifica. Certo è che questa Inter almeno per il momento non sembra conoscere limiti.

Nella altra gara di Europa League riguardante le italiane la Lazio difende il primato nel girone di Europa League, superando all'Olimpico per 3-0 il Panathinaikos e si appresta ad affrontare il derby contro la Roma in programma domenica nel migliore dei modi.Per la squadra di Petkovic, largamente rimaneggiata proprio per risparmiare i titolari in vista della stracittadina, tre punti fondamentali, siglati Kozak, per ipotecare il passaggio del turno che potrà essere archiviato già nel prossimo match casalingo del 22 novembre contro il Tottenham.

Napoli : quando si fa dura il bomber risponde !!

Un solo nome… Edinson Cavani! Non c’è nient’altro da aggiungere nella vittoria del Napoli contro il Dnipro.Il Napoli doveva reagire dopo le due deludenti trasferte europee e quel pareggio che aveva tanto il sapore di beffa, per come arrivato, contro il Torino in campionato. La reazione è arrivata e sa di risposta agli scettici che affermavano che il Napoli considerava questo percorso europeo di importanza decisamente relativa. Dopo un avvio illusorio, siglato dal vantaggio di Cavani e da quelche occasione gol per Dossena,sembrava il solito Napoli.Troppe distrazioni e leggerezze difensive poca concretezza e poche idee in attacco. Poi l'ingresso di Insigne e Hamsik, prima, quello di Pandev, poi, e tutto cambia. Il Napoli è agguerrito, si fa spiengere dalla forza d'orgoglio da un pubblico che, dopo un ora di fischi nei confronti degli uomini di Mazzarri, torna ad essere l'uomo in più e ribalta tutto. Cavani abbandona le vesti da attaccante smmarrito e mette quelle da alieno. Risultato? seconda vittoria per il Napoli in Europa League contro un buon Dnipro che nulla può contro il Matador Cavani, autore di quattro goal e vero mattatore della squadra partenopea. Insomma soliti limiti difensivi, ma con questo bomber tutto passa in secondo piano.

Guardiola: parla l'agente

Fra il Milan e Pep Guardiola non c'è alcuna trattativa in corso. Lo ha ribadito a chiare lettere il procuratore dell'ex tecnico del Barcellona: "Ho un ottimo rapporto con Galliani da anni - ha detto Orobtig -, ma questo non significa nulla. Io ho il suo numero e lui il mio ma non c'è stato alcun incontro per Guardiola, anche perché l'unico rappresentante sono io. Voglio fare definitivamente chiarezza: Pep non parlerà con nessuno fino a gennaio".
In occasione della sfida di Champions con il Malaga erano stati avvistati a Milano sia il fratello di Guardiola, Pere, che l'uomo di fiducia Manuel Estiarte. Si era detto di un inconro con Galliani per gettare le basi di una trattativa che potesse concludersi in vista del prossimo anno. Ma, dopo la smentita dell'ad milanista, arriva la rettifica del "vero" agente dell'allenatore: "Pep non vuole sapere nulla del futuro, che si tratti di Chelsea, City, Psg, Milan, Roma, nazionale cilena, brasiliana e tutti i nomi che la stampa ha tirato fuori in questo periodo. E' a New York e vuole la mente libera. Il fratello Pere è un procuratore di diversi giocatori, del Malaga e non, ed è normale che viaggi per vedere le partite ed incontrare persone. Ma ribadisco che il rappresentante di Pep sono io" ha chiuso Orobtig in un'intervista a 'calciomercato.it'.

Juventus: centrocampo dalle uova d'oro

La Juve vista in azione contro i danesi è stata brillante, intensa, viva, come giusto che fosse. Dalla difesa all’attacco, chi più, chi meno, tutti si sono attestati su livelli medio alti. Diciamo che, volendo essere il più diretti possibile, la prestazione sul campo ha rispecchiato i reali valori delle due squadre: ciò vuole essere un complimento alla Juventus, ma anche evidenziare come l’avversario fosse particolarmente abbordabile.Ad ogni modo, dai 92 minuti giocati contro i danesi sono emerse indicazioni importanti ed anche rincuoranti per quei tifosi che erano stati presi da pessimismo dopo la sconfitta contro l’Inter.Una delle più importanti note positive è venuta dall’ottima prestazione di Mauricio Isla: Propositivo, combattivo, ficcante.Dal suo piede è partito l’assist per il goal del vantaggio firmato da Marchisio.Ed Impetuoso è stato pure Arturo Vidal. L’ex Leverkusen ha sradicato palloni e messo all’opera i suoi polmoni d’acciaio, come nelle migliori occasioni.Insomma un centrocampo dalle uova d'oro. Certo l'avversario non era probante, ma ricordiamo che stiamo parlando pur sempre di Champions League, e di una squadra che, nel match di andata, pur con la giusta dose di fortuna, è riuscita a subire un solo goal dai bianconeri. Anche questo dato può essere accolto con gioia.
Adesso, la cosa migliore da fare, per i bianconeri, sarà ragionare partita per partita, campionato compreso. E proseguire sulla falsariga di quanto fatto vedere dallo settembre 2011 fino ad oggi. Partita con l’Inter esclusa, ovviamente.

Fuorigrotta: segnali di rinnovamento



Dal quartiere di Fuorigrotta arriva un altro segnale di rinnovamento. Dopo la realizzazione del multisala “The Space”, una nuova struttura sta per sorgere.
Un gruppo inglese la “Virgin Active” dell’imprenditore Richard Branson, raggiunto l’accordo con la Mediterranea Immobiliare dell’ avvocato Sergio Maione, aprirà un  centro benessere in via Barbagallo (alle spalle del cinema multisala). La grande struttura iniziata nel 2009 occuperà un edificio di tre piani per una superficie totale di 5.000 metri quadrati di cui 3.500 destinati allo sport.
La Virgin ha già realizzato in Italia venti centri fitness altri saranno realizzati entro il 2016 (si arriverà ad un totale di 50 club). L'idea che persegue la Virgin è quella di abbattere il concetto di palestra tradizionale e di creare veri e propri villaggi fitness che vanno al di là della pura e semplice cura del fisico, basandosi su tre punti fondamentali:divertimento, famiglia, amici.
Il  centro che sorgerà comprenderà una palestra con 200 macchinari per l’allenamento, 3 sale per i corsi fitness, piscina da 25 metri (per nuoto e corsi in acqua), area relax, salette playstation, sauna, idromassaggio, bagno turco, spogliatoi, bar, ristorante ed inoltre un parcheggio gratuito sia interno che esterno, per dipendenti e soci,  
Per quanto riguarda il prezzo, sarà alla portata di tutti: siamo sui 79 euro al mese (44,9 euro per gli studenti) per l'utilizzo di tutte le strutture del centro, (escluse solo le cure personali).
Responsabile del progetto è l’ingegnere Luca Casalini.
A curare la parte architettonica della struttura è  l’architetto Carmine Sergio Bizzarro, specializzato nella realizzazione di centri benessere, hotel e resort; lo stesso professionista che ha curato la rivisitazione del ristorante Caruso dell’ hotel Vesuvio a Napoli.
Per quanto riguarda l’impiantistica, questa è  curata dalla stessa Virgin.
Un progetto comunque dalle grandi ambizioni; la struttura dovrà coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più grandi; si potrà fare di tutto, tranne che annoiarsi.     

mercoledì 7 novembre 2012

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