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martedì 18 dicembre 2012

Calcioscommesse: Napoli che batosta

Alla fine la stangata per il Napoli è arrivata: due punti di penalizzazione alla società per responsabilità oggettiva, sei mesi di squalifica a Paolo Cannavaro e a Gianluca Grava per omessa denuncia e tre anni e tre mesi di stop all'ex terzo portiere degli azzurri Matteo Gianello per tentato illecito.Queste le decisioni della Commissione disciplinare della Figc, nel processo calcioscommesse che vede i giocatori della società partenopea coinvolti in merito al match Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Al Napoli inoltre sono stati inflitti anche 70 mila euro di ammenda. In classifica la squadra di Mazzarri scende dal terzo al quinto posto a quota 31 punti.Nel dispositivo depositato, la Commissione Disciplinare della Figc spiega i motivi che hanno portato alla condanna del Napoli, di Cannavaro e di Grava, oltre naturalmente a quella di Gianello. In particolare dalla Disciplinare viene "riconosciuta l'attendibilità di Gianello".Inoltre "deve ritenersi accertato il coinvolgimento dei calciatori Cannavaro e Grava in considerazione dei particolari rapporti di familiarità di Gianello"e maturato il convincimento che i calciatori stessi, contattati da Gianello, pur rifiutando l'illecito, abbiano omesso di informare tempestivamente la Procura federale, è confermata la violazione contestata dell'art. 7, comma 7, CGS". Sempre per la Disciplinare, infine, "alle responsabilità dei calciatori sopracitati consegue quella oggettiva della società Napoli ai sensi dell'art. 7, commi 2 e 4, CGS e dell'art. 4, comma 2, CGS in ordine all'addebito contestato al proprio tesserato Gianello, nonché ai sensi dell'art. 4, commi 1 e 2, CGS in ordine agli addebiti contestati ai propri tesserati Cannavaro e Grava". Una batosta che compromette non poco il cammino degli azzurri.

lunedì 17 dicembre 2012

Serie A : Il Napoli cade in casa. La juve se la ride.

Alla fine ride soltanto la Juventus. Dopo la sconfitta dell'Inter contro la Lazio anche il Napoli cade contro il Bologna al San Paolo. Dopo Torino e Milan, anche gli uomini di Pioli rimontano gli azzurri nel finale, uscendo addirittura vincitori dal San Paolo per 3-2. Il Napoli,del resto, si suicida ancora una volta(gettando ancora una volta la vittoria alle ortiche nel finale) ed ormai non può essere più una coincidenza. La squadra di Mazzarri è stanca e nel finale viene meno dal punto di vista fisico e mentale, sottolineando inevitabilmente anche l'oramai troppo e costante egoismo di Cavani(troppo preso dalla rincorsa al titolo di capocannoniere).Con questa sconfitta il Napoli non solo ha fallito il controsorpasso al secondo posto ai danni dell'Inter, ma è uscito forse definitivamente dalla lotta per quel tanto sognato primato. Nemmeno Portanova, al rientro dalla tanto discussa squalifica, avrebbe sognato di avere un ruolo da protagonista sin da subito. Invece il Bologna ha fatto l'impresa al San Paolo, anche con gli effetti speciali realizzati per l'occasione dal greco Kone, con una rovesciata da vedere e rivedere.Del resto ci ha messo pochi minuti Pioli a spiegare sul campo il suo ruolo da bestia nera di Mazzarri. In quattro precedenti in Serie A (che ora diventano cinque) mai l'allenatore toscano ha saputo strappare una vittoria al collega.Un disastro totale insomma considerando anche l'aggancio della Lazio. Il Napoli è al tappeto, rialzarsi anche questa volta sarà la prossima sfida di Mazzarri. A lui l'arduo compito di superarla.

Serie A : Il Milan cala il poker. Il Pescara cade a San Siro

Il Milan fa poker e un po' è anche merito del Pescara.I rossoneri danno continuità ad un momento decisamente positivo della sua stagione, battendo 4-1 il Pescara a San Siro nella sfida della diciassettesima giornata di serie A e festeggiando nel miglire dei modi i suoi 113 anni. Ad essere onesti bisogna precisare che il successso rossonero è stato più largo di quanto gli uomini di Allegri avessero meritano, in una sfida in cui il Pescara ha dato del filo da torcere agli avversari fino alla fine, facendosi, più che altro, male da soli con due autoreti(Abbruscato e Jonathas).A San Siro, la squadra di Allegri si dimostra vogliosa di scalare posizioni in classifica. Neanche è passato un minuto che Nocerino ha già messo in rete.Il vantaggio inatteso cambia i piani del Pescara che si chiude, temendo di peggiorare la situazione già compromessa. I rossoneri non si arrendono, vogliono risolvere la pratica. A crederci più di tutti è El Shaarawy.Nonostante lo sforzo, il Diavolo fa a riposo con un solo gol di scarto, mentre gli abruzzesi sembrano intenzionati a vendere cara la pelle.Al rientro in campo, altro gol a freddo al 6' questa volta segnato da Abbruscato. Il giocatore del Pescara, però, infilza per errore la sua rete, aumentando il divario che separa le due squadre. All'autogol, la squadra di Bergodi reagisce con grinta. Ad insaccare è Terlizzi di testa. Il match, a questo punto, si riapre e i pescaresi ci credono, sfiorando al minuto 15 la rete del pareggio.A questo punto il Milan rialza la testa, esce Robinho per Boateng, Allegri cerca i tre punti. Al 34' l'ennesima tegola sulla testa degli ospiti. Il neo-entrato Jonathas devia a rete (la propria) portando a 3-1 il punteggio a favore del Diavolo.Due minuti dopo, El Shaarawy mette la parola fine all'incontro.Quarto gol della partita e 14 reti totalizzate dal giovane Faraone, sempre più uomo stagione.Il Milan con questo successo conquista tre punti assolutamente vitali, ottenendo il quarto successo di fila, e avvicina sesibilmente le posizioni più importanti della classifica, in virtù delle sconfitte di Roma, Inter e Napoli. Arivare in alto è possibile e con un El Shaarawy così ogni sogno è lecito.

 

martedì 11 dicembre 2012

Messi: Un fenomeno che non si ferma mai.

Messi ha fatto la storia del calcio. Unanime il commento della stampa mondiale dopo la doppietta realizzata contro il Betis Siviglia, che lo ha portato a 86 gol nel 2012, superando così il record di Muller, che resisteva da 40 anni(1972).Un anno magico iniziato,e non ancora concluso, il 7 gennaio con la doppietta all'Osasuna. Un anno impreziosito dai quattro gol al Valencia a Febbraio, i cinque al Bayer Leverkusen in Champions a Marzo e proseguito con la tripletta al Brasile con la maglia dell'Argentina. Solo a Luglio non ha segnato(anche perché non ci sono state partite)."Spero che il suo record duri per altri 40 anni. E'il miglior giocatore del mondo, sono contento per lui". Ha commentato lo stesso Muller.Anche se non sono macate le frecciatine contro la consacrazione di Messi, a testimonianza che l'invidia fa brutti scherzi. Da una frase di Ibrahimovic(poi smentita)"Con tutti quei rigori.." per passare poi attraverso le parole dello stesso bomber tedesco "Con le moderne difese a zona quanti ne avrei segnati..." fino ad arrivare alla notizia(diffusa dai media spagnoli) che ci sarebbe lo zambiese Godfrey Chitalu, ex attaccante dei Kabwe Warriors ad aver segnato più dell'argentino con la Fifa, però, che non avrebbe mai riconosciuto il sorprendente 'score' del calciatore(107 gol). Per fortuna pero c'è chi sa ancora spendere parole d'elogio p'er la Pulce come il suo ex compagno di squadra Samuel Eto'o : "Messi è un Dio". Comunque Messi è abituato ad andare oltre queste sottigliezze e certo non si fermerà davanti a questo ennesimo record.Da Raul a Di Stefano, passando per Zarra: tutti tremano. La Pulce del Barça è a 56 gol in Champions, mentre l'ex numero 7 del Real Madrid si è fermato a 71. Poi Di Stefano ha fatto 18 gol nel Clasicos mentre Leo è ancora a 17. Poi infine il record di gol nella Liga: il basco si fermò a 251 e al numero 10 blaugrana mancano 51 reti per raggiungerlo. Tutti primati destinati a cadere andando avanti di questo passo aggiornando così le statistiche e scrivere un'altra pagina di storia.

venerdì 7 dicembre 2012

Fifa : Nasce la Uefa Youth League

Nasce ufficialmente la Uefa Youth League. A partire dalla prossima stagione, infatti, i 32 club che si qualificheranno alla fase a gironi della Champions League potranno iscrivere la loro squadra Under 19 al nuovo torneo. Le 96 partite, previste per la prima fase si disputeranno tra Settembre e Dicembre 2013 e peraltro si giocheranno in coincidenza con le sfide delle 'grandi' e in prossimità delle stesse. una volta completata la prima fase le otto vincitrici dei gironi e le otto seconde della fase a gironi entreranno poi nella fase a eliminazione diretta, dal febbraio 2014 in poi. "Crediamo che la UEFA Youth League sia un'offerta allettante ulteriore per i club di Champions League. La Uefa avrà il controllo organizzativo di queste partite, che rispecchieranno da vicino la stagione di UEFA Champions League.Ci sono benefit per i club, cosicché possano colmare il divario tra la prima squadra e le giovanili e aumentare il loro impegno per sviluppare il proprio vivaio" ha detto il Presidente dell'Uefa Michel Platini. Insomma una nuova esperienza per il calcio che continua ad evolversi con il passar degli anni.

E. League : Napoli - Rosati 1-3

Il risultato è amaro, i contenuti no. Con la qualificazione ai sedicesimi di Europa League già guadagnata (insieme al Dnipro, che ha chiuso il girone al primo posto), il Napoli cade 3-1 al San Paolo contro il Psv Eindhoven sotto i colpi di Matavz, vecchia conoscenza di Bigon e De Laurentiis. L'attaccante sloveno, che nel gennaio del 2011 sembrava ad un passo dal trasferimento in azzurro, firma una tripletta al San Paolo dopo la rete iniziale di Cavani.Le motivazioni alla vigilia dell'ultimo match del girone di Europa League rasentavano lo zero. Contro il Psv ancora una volta il Napoli ha dimostrato però di avere due squadre ben distinte in rosa: quella dei titolari e quella degli altri. Due squadre con valori decisamente diversi e non è un caso che nella disfatta contro gli olandesi, bis impietoso dell'andata, a onorare la bandiera napoletana sia stato sempre il solito Cavani.I novanta minuti dal punto di vista tecnico hanno raccontato poco, frutto anche di una qualificazione già acquisita da una parte e già mandata all'aria dall'altra. Gli errori, più da una parte che dall'altra, hanno recitato il ruolo da protagonista.Sotto questo punto di vista è Rosati a prendersi lo scettro dell'interprete principale. Ancora una volta come in tutte le precedenti uscite di Europa League veste i panni del cuoco cucinando una frittata dietro l'altra. Alla mezz'ora Depay colpisce il palo con una grande conclusione dal limite, sul prosieguo dell'azione Rosati sbaglia l'intervento su Van Ooijen e Matavz firma il pareggio, rispondendo a Cavani. Dopo qualche minuto di sbandamento, il Napoli torna in avanti e va vicino al secondo gol con Cavani e Vargas. Nel finale di tempo, però, ancora una leggerezza di Rosati su un tiro non irresistibile di Lens regala a Matavz un'altra rete. Nella ripresa la reazione delle seconde linee di Mazzarri non arriva. La partita si trascina stancamente fino al triplice fischio finale e l'unico sussulto arriva ancora dallo sloveno Matavz, bravo a capitalizzare al meglio il contropiede olandese e firmare la tripletta.Con il risultato ormai segnato, c'è almeno l'occasione per i tifosi del Napoli di ammirare qualche scatto di Roberto Insigne, classe '94. Il cambio con Cavani sembra già una staffetta proiettata verso il futuro.

mercoledì 5 dicembre 2012

Mourinho-Real: Area di addio. Al via il valzer di allenatori

Mourinho e il Real Madrid prenderanno strade diverse a fine stagione. E' questa la voce messa in circolazione dal quotidiano spagnolo "Marca" (legato all' ambiente madridista) e che in poche ore si è diffusa in tutto il mondo. I mal di pancia dell' allenatore portoghese che da vari mesi, come ben noto, parla di amori mai finiti(quello per l'ambiente interista) e di proposte allettanti da poter accettare( in Spagna, ormai da qualche settimana, scrivono e riscrivono di un accordo tra il portoghese e il Psg.) sono solo la base di un rapporto con la società che non è mai decollato. Certo è che con un campionato che sembra sempre più andare nelle mani dei rivali del Barcellona ( distante undici punti), anche se manca un intero girone alla fine,  e con un rapporto sempre più deleterio con i senatori  come Sergio Ramos e Casillas , la soluzione (sempre se vera) sembra la migliore. Se effettivamente Mou si trasferirà a Parigi, è facile che Ancelotti (sul lastrico dopo gli alti e bassi in campionato)faccia la strada opposta e prenda casa a Madrid. Intanto perché, da sempre, è stimatissimo da Florentino Perez. E poi perché, conti alla mano, il buon Carletto continua a essere e a essere considerato uno dei migliori tecnici in circolazione. Occhio anche a Low, che ha tutte le caratteristiche che piacciono al Real: giovane, intelligente, posato e capace di far giocare molto bene le sue squadre. Due uomini, insomma, per una panchina. Quella più prestigiosa ma anche più difficile del mondo.

VALZER DI ALLENATORI
Non da sottovalutare anche la situazione in Inghilterra, dove il nome di Guardiola torna sempre di moda. Sul lastrico infatti c'è Roberto Mancini che ha perso il posto in entrambe le competizioni in Europa (qualificandosi come quarto del girone) e che rischia di farsi sfuggire dalle mani quella Premier conquistata con tanta fatica l'anno scorso. Parlando di valzer di allenatori è d'obbligo citare Rafa Benitez, poco gradito ai tifosi del Chelsea( che hanno ancora nel cuore Di Matteo) e che stenta ad avere un rendimento soddisfacente. Non è da escludere inoltre il nome di Max Allegri, che sembra più incarnare la figura di un traghettatore che di un allenatore. Prepariamoci insomma ad un estate calda.

lunedì 3 dicembre 2012

Serie A : Marchisio prende il Toro per le corna. Derby alla Juve

Per spaccare il derby ci vuole l'uomo delle giovanili. Il bianconero più bianconero di tutti, Marchisio, che schianta il Torino e guida la Juve a un successo indispensabile dopo i quattro punti conquistati nelle ultime quattro partite. Prima, il Principino rompe l'equilibrio con un'incornata nel cuore del Toro; poi, affossa la gara con il sinistro dell'apoteosi. In mezzo c'è spazio per il 2-0 firmato dall'altro ragazzo svezzato dal settore giovanile, Giovinco, per un tris d'assi calato sul tavolo del campionato. La Juve c'è ed è ancora viva, nonostante qualche problemino di troppo legato agli infortuni: il messaggio, per chi ambisce allo scudetto, è arrivato forte e chiaro. La testimonianza di come la calma ha la meglio sull'impeto, il raziocinio che domina l'istinto. La lucidità di Claudio Marchisio contro l'incoscienza di Kamil Glik: può sembrare riduttivo, probabilmente lo è, ma Juventus-Torino si è decisa in due momenti. Da una parte un istante di follia che guasta il lavoro di 10 compagni di squadra e di un mister, Ventura, che sembrava aver preparato bene la stracittadina. Dall'altra la forza di una squadra che non si arrende mai anche quando non riesce a segnare dopo aver dominato la prima frazione di gioco. La maturità la Juve sembra averla accumulata ora bisogna che  grazie al lavoro di Conte non si perda l'entusiasmo altrimenti tutto quel lavoro fatto andrebbe buttato via e con la gara con lo Shaktar, valida per il passaggio del turno in Champions, che incombe questo non puo avvenire.

Serie A : Napoli forza 5. Pescara umiliato.

Continua la lotta tra Juventus e Napoli per il primato in Serie A. Gli azzurri non si ditraggono e rispondono al successo nel derby di Torino dei bianconeri, con una vittoria di larga misura sul Pescara. La squadra di Mazzarri batte 5-1 il Pescara nell'anticipo di mezzogiorno e si riporta a -2 dalla vetta. Il rusultato però non deve ingannare.La squadra di Mazzarri svela in un colpo solo due facce della stessa medaglia: una forte e determinata, l'altra timida e impacciata. La prima è figlia di una partenza furiosa e di un Pescara troppo remissivo, poi condizionato dall'inferiorità numerica. La seconda, un po' più preoccupante, si determina una volta persa l'inerzia della partita, quando un golletto estemporaneo (Bjarnason oggi) riesce a far crollare tutte le certezze accumulate. Il Napoli è questo: prendere o lasciare.In attesa della vera maturità il San Paolo può far festa e godersi le magie dei sue ragazzi, nella circostanza di Inler e del solito Cavani(anche lui a -2 dalla vetta, quella dei marcatori).La squadra di Mazzarri non si fa mancare nulla, tanto meno il record stagionali di tiri verso la porta avversaria: 28. Nessuno ha prodotto tanto. Il numero più importante è pero quel -2 che separa dalla Juve. C'è partita, nonostante i numerosi difettucci da correggere.

sabato 1 dicembre 2012

Confederation Cup : Girone impegnativo per l'Italia.

Brasile, Giappone e Messico le avversarie dell'Italia nel Gruppo A della Confederations Cup in programma dal 15 al 30 giugno 2013 in Brasile. Questo l'esito del sorteggio di oggi al centro congressi Anhembi di San Paolo. Gli azzurri, dunque, oltre alla Selecao di Scolari affronteranno il Messico, vincitore della Gold-Cup per l'America Centro-Settentrionale, e il Giappone di Zaccheroni vincitore della Coppa D'Asia. L'Italia esordirà il 16 giugno a Rio de Janeiro con il Messico (ore 20 italiane), il 20 giugno a Recife affronterà il Giappone di Alberto Zaccheroni (ore 24 italiane) e il 22 giugno (ore 21 italiane) a Salvador se la vedrà con il Brasile. "È un gruppo difficile - ha ammesso il ct Cesare Prandelli al sito internet della Figc - e impegnativo anche per gli spostamenti, ma arriveremo preparati. "È un bel gruppo, dovremo sbagliare il meno possibile". Felipe Scolari, ct del Brasile, commenta così il sorteggio della Confederations.Nel gruppo B, i campioni del mondo della Spagna affronteranno Uruguay, Thaiti e la rappresentante della Confederazione africana, che sarà la vincitrice della coppa d'Africa per Nazioni.Le prime 2 classificate per girone accederanno alla fase ad eliminazione diretta che consta di semifinali e finali. Nelle semifinali la 1ª classificata nel girone A si scontrerà con la 2ª del girone B, mentre la 1ª del girone B se la vedrà con la 2ª del girone A. "La Confederations Cup - ha ribadito il presidente della Fifa Joseph Blatter - non è solo una prova generale della Coppa del Mondo visto che le squadre partecipanti hanno vinto 12 Mondiali. Sono certo che sarà un torneo fantastico a cui farà seguito una splendida kermesse iridata". Ci sarà da divertirsi.

Serie a : Milan vincente a Catania tra le polemiche.

Il Milan dà continuità ad un momento decisamente positivo della sua fin qui tormentata stagione, andando a vincere per 3-1 sul difficile campo del Catania. un successo prezioso per la formazione di Massimiliano Allegri, che si impone su una delle più belle realtà del nostro campionato, ben orchestrata dall'allenatore Rolando Maran,  e sale momentaneamente al settimo posto nella classifica della serie A. Il solito Milan da trasferta: quello di cui è impossibile fidarsi a priori, ma che mai - proprio mai - depone le armi. Così dopo i due pari in rimonta di Palermo e Napoli, i rossoneri aggiungo al loro girone d'andata un'altra prova convincente nel risultato e nel carisma. Meno sul piano del gioco, per lunghi tratti impalpabile. E' sempre lui, Stephan El Shaarawy, l'uomo della provvidenza.Il Faraone, a lungo isolato in una zona di campo fuori dalle mappe del gioco, colleziona altre due perle che consegnano al Milan il primo filotto della stagione: terza vittoria di fila dopo quelle con Anderlecht e Juventus.Non mancheranno però le polemiche. Perché se contro la Juventus Robinho aveva segnato su un rigore regalato da Rizzoli, stasera El Shaarawy pareggia il vantaggio di Legrottaglie in netto fuorigioco, dando così via alla rimonta e al sorpasso rossonero. Una vittoria sicuramente favorita anche dall'espulsione dopo 4' del secondo tempo di Barrientos, veramente ingenuo nel farsi ammonire per la seconda volta. Questo non togli i meriti ad un Milan che ha saputo esser cattivo al momento giusto (anche se va ricordata qualche occasione di troppo sprecata da Robinho in più di una circostanza in posizione favorevole) nel modo giusto approfittando delle certezze sgretolate dall'inferiorità del Catania. Insomma questo campionato ha dimostrato ancora una volta, oltre gli ormai costanti errori arbitrali, che questo Milan ferito nell'orgoglio sa essere molto ma molto letale.